venerdì 27 settembre 2013

CIOCCOLATO AI CICLISTI

Per gentile concessione Cicli Pigozzi
Sull'ultimo numero di Ruotalibera, la bella rivista dell'associazione Amici della Bicicletta-FIAB di Verona (di
cui sono socio), potete leggere un mio articolo sulle proprietà del cioccolato. Lo trovate a pagina 17.

martedì 24 settembre 2013

FICHI A KM ZERO



Volete un frutto che, per definizione, è a “km zero”? Eccolo qua: è il fico. La delicatezza di questo frutto e la sua difficile conservabilità, infatti, mal si conciliano con le esigenze della grande distribuzione e non è per caso che sia ormai raro trovare i fichi freschi nei grandi supermercati. Quando li vedete, potete star certi che sono stati colti da non più di qualche ora e poco lontano da lì.



Pianta antica

Il fico è una pianta molto antica (nella Bibbia viene citata per ben 57 volte) originaria dal Medio Oriente. La denominazione scientifica (Ficus carica) testimonia infatti l’origine della pianta dalla Caria, regione dell’odierna Turchia. I deliziosi frutti di quest’albero sono sempre stati molto apprezzati dai nostri antenati che ne conoscevano le proprietà nutritive. Gli antichi Egizi, ad esempio, ritenevano che il fico fosse l’albero della vita, dei cui frutti si nutrivano gli dèi immortali. Nell’antica Grecia i fichi erano considerati “degni di nutrire oratori e filosofi” (il filosofo Platone era ghiottissimo di fichi secchi).



Fresco e secco

Il fico fresco è un frutto che contiene zuccheri facilmente assimilabili (11-12%) e una buona quantità di minerali mentre invece è poco fornito di vitamine. È raccomandato in tutte quelle fasi della vita (come l'infanzia, l'adolescenza, la gravidanza, l'attività sportiva, la convalescenza...) nelle quali sia necessaria una fonte di energia rapidamente utilizzabile.

Il fico secco, rispetto al frutto fresco, è quasi un altro alimento. Il contenuto di fibra aumenta di quasi sette volte, il che rende il fico secco (specialmente dopo breve cottura in acqua, magari assieme a uvetta e prugne secche) un alimento eccellente per aiutare l'intestino stitico. Inoltre, un etto di fichi secchi contiene 256 kcal (solo 47 in quelli freschi), copre il 20% del fabbisogno giornaliero di calcio e apporta all'organismo il 30% del ferro necessario ogni giorno. L'integrazione della dieta con fichi secchi è assai utile per chi svolge attività fisica all'aperto, magari al freddo, oppure per chi pratica sport. I fichi secchi sono anche indispensabili in tutti i casi di magrezza accentuata e di stanchezza eccessiva, sia di origine fisica che psichica. 


Tabella


Fichi freschi
arance
uva
Mele renette
Fichi secchi
kcalorie
47
34
61
40
256
fibre
2 g
1,6 g
1,5 g
1,7 g
13 g
sodio
2 mg
3 mg
1 mg
tracce
87 mg
potassio
270 mg
200 mg
192 mg
105 mg
1010 mg
ferro
0,5 mg
0,2 mg
0,4 mg
0,2 mg
3 mg
calcio
43 mg
49 mg
27 mg
5 mg
186 mg
Vitamina A
15 mcg
71 mcg
4 mcg
Non disponibile
8 mcg
Vitamina C
7 mg
50 mg
6 mg
8 mg
=
(Valori per 100 g di alimento - INRAN 2000)

Come è evidente dai dati riportati in tabella, è difficile sostenere che i fichi freschi siano particolarmente ricchi di calorie rispetto ad altri frutti usualmente consumati. Ovviamente, il discorso è molto diverso per i fichi secchi. I quali apportano cinque volte più calorie del frutto fresco, ma nello stesso tempo moltiplicano rispettivamente per 6 e per 4 il contenuto di ferro e di calcio del frutto fresco.

Non solo il frutto
Come accade per tutte le piante che hanno accompagnato per millenni l’evoluzione dei popoli, anche del fico si utilizzano non solo i frutti, ma anche diverse parti della pianta.
Ad esempio, il lattice che sgorga dai frutti immaturi e dai giovani rametti spezzati può essere applicato localmente per eliminare calli e verruche (attenzione: il lattice può essere irritante). Lo stesso lattice è stato usato in passato per far cagliare il latte. La pampanella, ad esempio, è un formaggio fresco prodotto in Abruzzo e nel Salento che, dopo essere stato cagliato con lattice di fico, viene delicatamente appoggiato su foglie fresche della stessa pianta che gli conferiscono profumo e sapore caratteristici. Dalle gemme del fico la fitoterapia ricava un estratto utile in tutti i disturbi intestinali (difficoltà digestive, gastriti e ulcere gastroduodenali, coliti spastiche) specialmente se la componente psicosomatica è importante.
Infine, con le foglie ruvide del fico si possono perfino lavare i piatti senza detersivo.



Torta di fichi secchi




500 g di fichi secchi

50 g di uvetta

100 g di noci

100 g di mandorle

mezzo cucchiaino di zenzero fresco grattugiato

la buccia grattugiata di un limone

3 cucchiai di fiocchi di avena

5 cucchiai di farina di frumento semintegrale (tipo 2)

sale

cannella un pizzico

un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva

un cucchiaio di pane grattugiato


Lavate i fichi e tagliateli a fettine, aggiungete anche l’uvetta precedentemente lavata, coprite con un po’ d’acqua e cuocete a fuoco basso fino a che l’acqua si sia assorbita del tutto. Aggiungete alla frutta cotta le mandorle e le noci tritate, la buccia di limone e lo zenzero grattugiati, la farina, i fiocchi, la cannella e un pizzico di sale. Mescolate bene e versate il composto in una teglia unta d’olio e cosparsa di pane grattugiato. Fate cuocere in forno a 200 °C per circa 45-60 minuti. Se potete, mangiatela il giorno dopo (è più buona).

(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)