mercoledì 24 aprile 2013

SEITAN, NON SURROGATO



Ho amici a cui non piace il seitan, quell’impasto di glutine che,  trattato con sapienza e maestria, dovrebbe
servire a preparare piatti che assomigliano a quelli a base di carne. Non hanno tutti i torti: se tratti qualcosa come un “surrogato” di qualcos’altro, è chiaro che il confronto è impari. Un po’ come succedeva con il caffè d’orzo (succedaneo del caffè vero durante i tempi grami della guerra). Adesso che anche i bar alla moda lo propongono (“in tazza grande…”), sono rari quelli che storcono la bocca al solo sentirlo nominare. Per il seitan, dunque, ho voluto provare una ricetta che lo valorizzasse, utilizzando ingredienti e piccoli accorgimenti adatti a questo speciale alimento. Ecco la procedura. Veloce, come è richiesto dalla stagione. Vi servono 300 g di seitan. Spezzettatelo con le mani (non tagliatelo) e mettetelo a rosolare a fuoco basso in un po’ d’olio extra vergine d’oliva. Dopo qualche minuto, aggiungete un cucchiaio di shoyu (salsa di soia), un cucchiaio di succo fresco di zenzero, un cucchiaio di malto di riso, un paio di cucchiai di succo di limone, un goccio d’acqua calda. Una miscela di aromi particolarmente indovinata, di ascendenze rinascimentali. Fate rapprendere (non troppo) e, a fuoco spento, completate con un cipollotto affettato. È pronto. Ed è seitan (non carne).

(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)


lunedì 15 aprile 2013

L' ORTO E LA BELLEZZA



La stagione è ormai iniziata. Quella dell’orto e del giardino, intendo. Chi ha a disposizione un pezzetto di terra generalmente ne approfitta e dedica una parte del suo tempo per ricavarne cibo vegetale fresco a prezzo quasi zero (il che non è male, di questi tempi). Ma anche per soddisfare le esigenze di bellezza che pure vanno appagate. Ammirando fiori colorati, foglie verdi, gemme che si schiudono, rami che lentamente si allungano, insetti che ronzano, ecc. Anche di queste cose è fatta la vita e il nostro equilibrio fisiologico ne ha bisogno. Non per caso esiste l’ortoterapia che permette alle persone stressate o ansiose (ma anche a soggetti con handicap fisici e psichici) di ridurre le loro difficoltà e le loro limitazioni attraverso la cura di organismi viventi, con la stimolazione dei sensi (tatto, olfatto, vista), la vita all’aria aperta e l’esposizione alla luce. Non scoraggiatevi per la limitatezza dello spazio a vostra disposizione. Diversi studi hanno dimostrato che poter godere della vista del verde (anche di un balconcino con vasi di gerani e lattughe) aiuta a sopportare meglio il dolore, corregge la depressione e addirittura stimola la ripresa dell’organismo nella convalescenza. Non a caso i malati cronici costretti a letto sperano sempre di riuscire a vedere dalla finestra almeno qualche fronda verde agitata dal vento. Avete solamente un davanzale? Coraggio, quello è il posto giusto per un vaso dove seminare il prezzemolo, piantare un cespo di erba cipollina, annusare il timo. 

 
(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)


venerdì 12 aprile 2013

GIORNATA DELLA LIQUIRIZIA

Oggi in Germania (ma credo anche da altre parti) è la Giornata della Liquirizia. Mi associo. Molto meglio che
la Giornata delle Caramelle Gommose.

martedì 9 aprile 2013

INQUINAMENTO AMBIENTALE E DECLINO COGNITIVO



Aumentano i soggetti che sviluppano demenze, ma migliorano anche le conoscenze su queste drammatiche
patologie. Si tratta indubbiamente di malattie favorite anche dal fatto che la speranza di vita è notevolmente aumentata. Tuttavia, si stanno delineando sempre più chiaramente alcuni fattori di rischio legati allo stile di vita e all’influenza dell’ambiente. Diverse ricerche, ad esempio, sottolineano il ruolo determinante di alcuni squilibri dietetici (eccesso di proteine animali, carenza di vegetali freschi). Un recente studio statunitense (Archives of Internal Medicine 2012 Feb 13;172(3):219-27) suggerisce una relazione tra inquinamento ambientale e decadimento cognitivo negli anziani. Circa 20mila donne americane con età da 70 a 81 anni sono state sottoposte ad una serie di test cognitivi, i cui risultati erano poi incrociati con i livelli di inquinamento dei luoghi di residenza. Le donne esposte ai più alti livelli di inquinamento ambientale mostravano un declino cognitivo più consistente rispetto alle donne non esposte. L’inquinamento ambientale si dimostra sempre più come causa e concausa fondamentale per numerose patologie croniche e degenerative (infarto cardiaco, ictus, tumori, ecc.). Inoltre, gli studi sull’epigenoma (si tratta di quella parte di materiale genetico cellulare che ha il compito di regolare il funzionamento del DNA) stanno ormai dimostrando chiaramente che le conseguenze dell’inquinamento saranno massimamente evidenti tra 1-2 generazioni. Occorre darsi da fare. Subito.


(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)


venerdì 5 aprile 2013

IN BOCCA AL LUPO! VERSO UNA SANA ALIMENTAZIONE BIOLOGICA



Comune di San Giovanni Lupatoto - Assessorato all'Istruzione
AVEPROBI - Associazione Veneta Produttori Biologici 

UNA SANA ALIMENTAZIONE
PER NOI E I NOSTRI FIGLI

Consigli pratici e ricco buffet con assaggi
LUNEDÌ 8 APRILE 2013 - ORE 20.30
presso l’auditorium della scuola media “G. Marconi” - via Ugo Foscolo
San Giovanni Lupatoto - Verona

Saluti e introduzione

Egle Costantino - Presidente della “Commissione mense scolastiche” di S.G. Lupatoto
Nadia Ragno -  Responsabile per A.Ve.Pro.Bi del progetto “In bocca al Lupo”
Daniele Turella - Vicesindaco e Assessore all’Istruzione

Interventi

Paolo Pigozzi – medico, esperto nutrizionista
Quali sostanze nei cibi sono veramente nocive per la nostra salute? Perchè fidarci del biologico? Perché il biologico a scuola?

Tiziano Quaini – Coordinatore regionale dell’Assoc.Veneta Produttori Biologici e  biodinamici      
La filiera del biologico


Al termine dell’incontro RICCO BUFFET per tutti i partecipanti 



Info: 3474043434