sabato 29 aprile 2017

FEGATO E PRIMAVERA




Esiste nel nostro immaginario collettivo e nella medicina tradizionale e popolare una curiosa relazione tra fegato e primavera. Una relazione che rimane ben salda, nonostante i cambiamenti profondi subiti dal nostro stile di vita che, in molti casi, ha perso quasi del tutto il legame con la terra e con i ritmi della natura. Questa tradizione suggerisce che all’inizio della primavera è opportuno stimolare, aiutare e “disintossicare” il fegato per assicurarsi un altro anno di salute.

Quali sono le origini di questa relazione?
Nessuno ha ancora dimostrato scientificamente che esista quella relazione tra fegato e primavera che la tradizione dà invece per certa. Tuttavia, i risultati della capacità di osservazione di chi ci ha preceduto non sono poi così lontani da quello che la moderna fisiologia afferma in relazione al funzionamento del fegato.
La medicina moderna ci dice che il fegato trasforma gli elementi nutrizionali derivati dalla digestione intestinale (materiali grezzi e non ancora utilizzabili come tali dall’organismo) in sostanze più raffinate (aminoacidi, glucosio, trigliceridi, vitamine, ecc.), rendendole finalmente disponibili per tutte le esigenze del corpo. Una attività che è facilmente assimilabile alla capacità della terra, in primavera, di far nascere nuove piante e, attraverso lo scorrere della linfa vitale, di rigenerare la natura finalmente uscita dalla stasi invernale.
Per questo il fegato viene ritenuto un organo da stimolare proprio all’inizio della primavera.

Come aiutare il fegato
Una certa riduzione della quantità di cibo consumato giornalmente si rivela un primo provvedimento efficace per migliorare la funzionalità epatica. D’altra parte, il digiuno è una tecnica terapeutica di antica tradizione e, in varie forme, è proposta anche da diverse religioni (come, ad esempio, nel periodo quaresimale o durante il ramadan) per propiziare un rinnovamento (una nuova primavera) del corpo e dello spirito.
La natura aiuta anche proponendo in questa stagione una varietà di erbe fresche commestibili (tarassaco, cicoria, papavero, silene, ortica, ecc.) e di germogli (luppolo, vitalba, pungitopo, ecc.). Sono tutte piante delle quali vale la pena di approfittare perché ricche di vitamine, sali minerali, oligoelementi, ormoni vegetali e sostanze stimolanti che costituiscono preziose risorse, necessarie al fegato e all’organismo per far “correre” al meglio le reazione metaboliche, innanzitutto quelle di disintossicazione.

Due importanti aiuti naturali: il lievito di birra e il rosmarino
Il lievito è una fonte straordinaria di vitamine (contiene tutto il complesso B e la vitamina E), è ricchissimo di proteine ad alto valore biologico (circa il 50% del peso secco), apporta all'organismo una notevole quantità di minerali e di oligoelementi (calcio, fosforo, potassio, magnesio, ferro, rame, silicio, stagno, alluminio...).
Il lievito è dunque un vero e proprio attivatore del metabolismo, essenziale nel processo di disintossicazione dell’organismo, per stimolarne la vitalità e migliorarne l’adattamento al cambio di stagione. Il lievito si è inoltre dimostrato particolarmente utile nelle steatosi epatiche (quando cioè il fegato contiene un anomalo deposito di grasso). Per la notevole ricchezza in proteine, il lievito deve tuttavia essere escluso dalla dieta di uricemici e gottosi. Le dosi per gli adulti: 6-8 compresse al giorno, durante i pasti. Per i bambini: metà dose.
Il rosmarino, oltre al tradizionale uso gastronomico, può essere impiegato in fitoterapia perché aumenta il flusso biliare ed è quindi utile in caso di insufficienza epatica e quando il fegato è grasso (steatosico). Il rosmarino inoltre favorisce la digestione ed è un buon tonico generale. Potete utilizzarlo in tisana (un cucchiaio di foglie fresche in infusione in una tazza di acqua bollente per 15 minuti; da bere dopo pranzo e dopo cena) oppure sotto forma di estratto idroalcolico (20-25 gocce di Tintura Madre, diluite con un po’ d’acqua tiepida, dopo pranzo e dopo cena) per almeno 30 giorni.

giovedì 20 aprile 2017

CENTRI COMMERCIALI E TARASSACO



Abbiamo ormai introiettato il fatto che è doveroso, per chi vuole vendere qualsiasi cosa, tenere aperto il negozio quando gli acquirenti sono liberi dal lavoro e dagli impegni. E quindi: di domenica, la sera fino a mezzanotte, in tutte le feste comandate. Insomma, l’attività commerciale non dovrebbe interrompersi mai, per nessuna ragione. Questo modo di ragionare (e la sua applicazione pratica, con affollamenti incredibili dei centri commerciali nei giorni di festa) è fortemente voluto dal sistema commerciale stesso. Che non manca di segnalare vistosamente le nuove opportunità (striscioni a caratteri cubitali: LA DOMENICA SEMPRE APERTI!), di approntare sconti e facilitazioni per i clienti della domenica, di costruire veri e propri templi dedicati non solo agli acquisti, ma anche al tempo libero, alla ristorazione, allo svago (e tutto, bene o male, a pagamento).
Sinceramente, preferivo le proposte di mia nonna che in primavera, la domenica pomeriggio, mi portava a raccogliere erbe selvatiche. Il tarassaco era il suo bottino preferito (ma non si faceva mancare i cespi di papavero che, in questo mese, sono ancora verdissimi e saporiti). Vi propongo un piatto tra quelli che mi faceva gustare a cena, come meritata ricompensa per le fatiche pomeridiane.



Tarassaco marinato



Un kg di tarassaco

3 spicchi di aglio

4 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva

4 cucchiai di aceto di mele

Un rametto di rosmarino

3-4 foglie di salvia

Un cucchiaio di uvetta

Un cucchiaio di pinoli

3 cucchiai di pane grattugiato

2 cucchiai di latte di avena

Sale



“In saòr” sono definiti dai veneti questi piatti leggermente agri nei quali l’aglio, gli aromi e un goccio d’aceto servivano soprattutto per prolungarne la conservazione. Nella cucina tradizionale di queste terre si applica questo trattamento al pesce, ma anche al radicchio di Treviso, ai fagioli, alla zucca. Sbollentate il tarassaco in pochissima acqua salata e scolatelo. Sbucciate l’aglio e pestatelo grossolanamente nel mortaio assieme ad un pizzico di sale. Fate scaldare l’olio, aggiungete l’aglio pestato, l’aceto di mele, l’uvetta, i pinoli e gli aromi. Quando l’aceto è quasi del tutto evaporato, condite con questo sugo il tarassaco. Coprite e lasciate riposare la pietanza per mezza giornata perché i sapori si amalgamino. Prima di servire il tarassaco come contorno (eccellente a fianco di un paio di fette di polenta abbrustolita) cospargetelo con il pane grattugiato preventivamente inumidito con il latte di avena (mia nonna usava il latte di mucca, ma per chi è allergico vanno benissimo anche i latti vegetali).

 

Il tarassaco 

Agisce beneficamente sul fegato e sui reni. Riduce il colesterolo sanguigno e previene la formazione dei calcoli biliari. Ha anche proprietà diuretiche e riduce il rischio della formazione dei calcoli renali. Il tarassaco infine aiuta ad eliminare le tossine e migliora così il nutrimento di tutti gli organi del corpo.


venerdì 14 aprile 2017

I BENEFICI DELL'ATTIVITA' FISICA



 
Incontro su
I BENEFICI DELL’ATTIVITÀ FISICA
Ore 20.45 del 19 aprile 2017 presso Sala Civica
in via Cavour Isola della Scala (VR)

con i contributi di:
Paolo Pigozzi – Medico nutrizionista per L’associazione FIAB- Isola In Bici
Marco Ferrante – per l’Associazione “Emozioni in movimento” su nordic walking
Aldo Morea – medico specialista endocrinologia, per Associazione Diabetici isolani

Ci parleranno dei benefici dell’attività fisica, del rapporto tra attività motoria, corretta alimentazione e benessere psicofisico, dei rischi per la salute che comporta la sedentarietà.
Al termine dell’incontro sarà possibile controllare glicemia e pressione arteriosa.
Serata a ingresso libero

A cura di Fiab Isola in Bici – Palazzo Rebotti -viale Rimembranza 9 Isola della Scala  - per informazioni 340 2887031

giovedì 13 aprile 2017

L'ALTRA CAMPANA



Si è appena conclusa nella mia città la grande manifestazione fieristica Vinitaly. Per chi vuole sentire anche l'altra campana, consiglio di leggere attentamente qui.

mercoledì 12 aprile 2017

SALAME DI CIOCCOLATO PER CICLISTI (MA NON SOLO)

E' uscito l'ultimo numero di RUOTALIBERA, la bella rivista dell'associazione FIAB-Amici della Bicicletta di Verona, di cui sono socio. Oltre a tanto altro, a pagina 18 trovate la mia ricetta per un "Salame di cioccolato" realizzato senza uova, burro e zucchero aggiunto. Da provare. Buona primavera.