sabato 26 dicembre 2015

CAMPAGNA PER LA PREVENZIONE NELLE MENSE SCOLASTICHE

Ho aderito volentieri a questa campagna, rivolta al ministero della Salute, che vuole affrontare un tema importante ed urgente: quello dell'alimentazione infantile nelle mense scolastiche. Come potrete leggere nel testo, si chiede al Ministero della Salute di aggiornare le linee guida della ristorazione scolastica, oramai obsolete, sulla base delle linee guida internazionali per la prevenzione delle malattie croniche e del cancro. Questa campagna nasce come conseguenza dei ripetuti allarmi sulla salute dei nostri bambini e delle recenti posizioni dell'OMS sulle carni conservate e le carni rosse.
Potete trovare ulteriori dettagli sul Comunicato Stampa.

mercoledì 23 dicembre 2015

LA BICI PER IL NOBEL PER LA PACE 2016

Re-Cycle Christmas Tree al posto del classico abete, un’installazione artistica fatta di biciclette nella piazza di Monte San Giusto.
Enorme curiosità sta suscitando l’istallazione dell’Albero di Natale nella piazza di Monte San Giusto. Il progetto intitolato “Re-Cycle Christmas Tree” nasce da un’idea di Simone Iualè che ha raccolto l’adesione di tutte le principali Associazioni cittadine e del Comune.
Si tratta di un’installazione alta quasi 10 metri dove sono assemblate a forma di albero di Natale oltre 160 biciclette. Il lavoro di realizzazione è durato quasi due mesi ed ha avuto diverse fasi tra cui la realizzazione della base in ferro fino alla verniciatura dei singoli telai e delle ruote con particolari colorazioni riflettenti che ne risaltano la luminosità un volta illuminate con i 14 proiettori appositamente installati.
L’albero ha il sapore di una vera e propria installazione artistica realizzata con il riciclo di biciclette vecchie e inutilizzate. Tantissimi cittadini hanno collaborato al progetto donando la loro vecchia bici chiusa in garage.
La squadra che lo ha realizzato è composta da circa trenta persone ed ha visto impegnati la Pro Loco, l’Ente Clown&Clown, l’Associazione Bonafede e l’Associazione Commercianti che hanno formato un unico grande gruppo di lavoro.
Il progetto sostiene la campagna Bike The Nobel promossa dalla trasmissione di Radio2 Caterpillar per candidare la bicicletta al Nobel per la Pace 2016

Info:  Il Blog di Caterpillar

lunedì 21 dicembre 2015

BAMBINI OSSERVATORI



I bimbi osservano. Ci ragionano. Imparano. E fanno. Grande è la responsabilità dei genitori e di chi ha un
ruolo educativo: nonni, insegnanti, adulti, formatori. Si sa. Eppure vale la pena di riflettere un poco su comportamenti in apparenza di scarsa rilevanza, ma che si rivelano al contrario assai importanti per la formazione di un valido stile di vita.
Una ricerca (The American Journal of Clinical Nutrition 2014, online January 29, 2014) effettuata da studiosi di cinque università del Texas (USA) ha dimostrato che il comportamento dei genitori a tavola può influire sul consumo eccessivo di cibo da parte dei figli. In particolare, quando le porzioni di cibo che i genitori mettono nel proprio piatto sono abbondanti, anche le porzioni nel piatto dei figli saranno tendenzialmente più generose. Naturalmente vale anche il contrario. A conferma che il comportamento a tavola dei bambini è grandemente influenzato da fattori estranei al cibo in sé. Prima di tutto, lo dimostra questo studio, il modo di fare dei genitori. Il papà che trangugia grandi bicchieroni di bevande durante il pranzo, che ingoia il cibo e non lo mastica, che rifiuta sistematicamente il piatto di verdure; la mamma che mangia frettolosamente, magari in piedi o che si alza continuamente per servire gli altri; la televisione che distrae e che impedisce la comunicazione tra i commensali. Potremmo continuare a lungo. I bimbi ci osservano.

(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)


lunedì 14 dicembre 2015

CARNE IN TAVOLA PER LE FESTE? MEGLIO DI NO



Molti sono vegetariani o vegani o, comunque, cercano di ridurre la carne a tavola. Con motivazioni diverse. Salutistiche, certamente: la carne, specialmente rossa, è fortemente correlata all’aumento del rischio tumorale, cardiovascolare, metabolico. Ma di sicuro non dimenticando le esigenze di tipo etico: la violenza mortale e le sofferenze inflitte agli animali sono la norma (e non l’eccezione) negli allevamenti industriali.
Da qualche anno si riflette anche sulle conseguenze ambientali delle diverse diete. Un tema spinoso, quello ambientale, perché racchiude in sé questioni non solo relative al paesaggio da preservare, ma attinenti anche all’economia, alla giustizia sociale, alla fame, alla guerra (per l’acqua o per le terre coltivabili, ad esempio), alle migrazioni forzate, ai diritti delle persone.
Viene dunque a proposito uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy ofSciences (Agosto 19, 2014, vol. 111 n. 33) dal quale risultano dati impressionanti. Negli USA, a parità di apporto calorico, la produzione di carne bovina richiede 28 volte più terra, 11 volte più acqua e 6 volte più fertilizzanti (mentre libera 5 volte più gas serra) rispetto alla produzione di altre carni, uova e prodotti caseari. Questi ultimi alimenti, a loro volta, richiedono da due a sei volte le risorse necessarie a produrre grano o riso per un valore calorico equivalente. Si noti che alla produzione di alimenti di origine animale gli Sati Uniti destinano 3,7 milioni di chilometri quadrati di terreno (il 40 per cento della superficie dello stato, circa 12mila metri quadrati a persona), buona parte dei quali utilizzati per la produzione dei mangimi. Che si succhiano anche il 27% di tutte le acque irrigue. La produzione di gas serra da parte degli allevamenti è pari al 20% di quella del settore dei trasporti. Senza contare, ricordano i ricercatori, che la diffusione del modello alimentare statunitense (complice la globalizzazione) esporta non solo l’abitudine deleteria alla bistecca quotidiana, ma anche i relativi problemi. 
Non servono commenti. Ce n’è abbastanza per riflettere in questi giorni spumeggianti.
Ecco un piatto raffinato, che vi farà fare bella figura durante i conviti delle feste di fine anno e che “pesa” molto poco sull’ambiente. Buone Feste.

Verdure gratinate per i giorni di Natale

un cavolfiore piccolo
un broccolo verde
un finocchio
un pezzo di zucca
un cucchiaio d’olio extra vergine d’oliva
2 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di lievito alimentare in scaglie

Per la besciamella:

100 g di farina semintegrale di frumento
mezzo bicchiere d’olio extra vergine d’oliva
1 litro di latte di avena
una tazza di funghi già spadellati con aglio e prezzemolo
noce moscata
sale

Pulite e lavate le verdure e tagliatele in pezzi omogenei. Sbollentatele per un paio di minuti in acqua leggermente salata, scolatele e fatele sgocciolare.
Dedicatevi alla besciamella. Mettete in una pentola l’olio e versatevi anche la farina. Accendete il fuoco e, mescolando con un cucchiaio di legno, dovrete ottenere una crema liscia. Aggiungete poco alla volta il latte di avena, man mano che la besciamella si addensa. Insaporite con sale e noce moscata, unite i funghi e, con l’aiuto di un frullatore ad immersione, riducete il tutto in una crema profumata. Accomodate le verdure in una pirofila unta, copritele con la besciamella e completate con una spolverata di pane grattugiato e lievito. Condite con un cucchiaio d’olio e mettete nel forno a 200 gradi per 15 minuti. Lasciate intiepidire prima di gustare. Si può preparare in anticipo e riscaldare a 150 gradi per 15 minuti prima di portarlo in tavola.

(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)


domenica 29 novembre 2015

I BAMBINI CHE NON MANGIANO FRUTTA E VERDURA (VIDEO)

Ecco il video dell'incontro del 23 novembre 2015 a Fumane con il Dr. Paolo Pigozzi (fino al minuto 49 circa) sul tema: "Cosa possiamo fare quando i bambini non mangiano frutta e verdura". A seguire Isabella Sciarretta dell'associazione Il Melograno di Verona sull'importanza dell'allattamento al seno.


mercoledì 25 novembre 2015

MELA BRULE' PER CICLISTI

Sull'ultimo numero di Ruotalibera, la bella rivista dell'associazione FIAB-Amici della Bicicletta di Verona (di cui sono socio), potete leggere la mia proposta per una eccellente e sana bevanda corroborante per i ciclisti amanti delle gite invernali.. La trovate a pagina 19.


martedì 24 novembre 2015

DIGIUNO? UTILE PER LA SALUTE



Che una qualche forma di digiuno sia periodicamente utile per l’organismo è fuori di dubbio. Molti lo sperimentano con regolarità, magari seguendo qualche prescrizione religiosa (il venerdì, il ramadan, la quaresima). Oppure semplicemente aderendo alle richieste dell’organismo dopo un pasto copioso oppure durante frastorni psichici (provate un po’ a mangiare, se ne siete capaci, quando siete arrabbiati sul serio…). Dalla University of Southern California ci arriva notizia che digiuni di 2-3 giorni sembrano produrre effetti benefici anche nei malati di tumore trattati con la chemioterapia. In uno studio (Cell-Stem Cell, Volume 14, Issue 6, 810–823, 5 June 2014) i ricercatori hanno osservato che qualche giorno di digiuno consente ai malati di tumore di resistere meglio agli effetti collaterali della chemioterapia. Effetti che colpiscono in particolare il sistema immunitario. Il digiuno sembrerebbe in grado di attivare un maggiore ricambio delle cellule staminali presenti nel sangue, aiutando il sistema immunitario a compensare gli effetti negativi della chemioterapia. I ricercatori suggeriscono che il digiuno potrebbe avere importanti ricadute per la salute e la qualità della vita anche degli anziani e delle persone con deficit del sistema immunitario. L’applicabilità di questo strumento terapeutico va ovviamente valutata approfonditamente con il proprio medico, ma questi dati suggeriscono che saltare di tanto in tanto qualche cena non ammazza nessuno. Anzi. 

(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)

giovedì 19 novembre 2015

CAROTE COME ANTIPASTO A FUMANE (VR)


Sapevate che servire le carote crude come antipasto ai bambini di 3-5 anni fa aumentare il consumo di verdure del 47%? Lo afferma uno studio effettuato dal Dipartimento di Scienze nutrizionali della Pennsylvania State University (American Journal of Clinical Nutrition, 2010 Mar 10).
Questo e molto altro nell'incontro di 

Lunedì 23 Novembre 2015
ore 20,30 
Sala del Consiglio Comunale 
Viale Roma 2,  Fumane (VR)


Il benessere del bambino, come rispondere ai suoi bisogni
Associazione “Il Melograno”
Cosa fare quando il bambino non mangia ?
Dott. Paolo Pigozzi 

martedì 17 novembre 2015

BAMBINI CHE NON MANGIANO A FUMANE (VR)

Lunedì 23 Novembre 2015
ore 20,30 
Sala del Consiglio Comunale 
Viale Roma 2,  Fumane (VR)
Il benessere del bambino, come rispondere ai suoi bisogni
Associazione “Il Melograno”
Cosa fare quando il bambino non mangia ?
Dott. Paolo Pigozzi 

lunedì 2 novembre 2015

DORMIRE: NE VALE LA PENA



Torniamo a parlare del sonno. Ne vale la pena. Anche perché si sta facendo strada l’ipotesi che la proposta di dormire a sufficienza e in modo soddisfacente potrebbe essere fatta ai soggetti a rischio per prevenire patologie importanti e sempre più diffuse come il diabete di tipo 2 e l’obesità. Lo scrivono a chiare lettere gli autori (Università di Lubecca, Germania) di una revisione di 17 studi (coinvolti 600mila adulti) pubblicata sulla rivista The Lancet Diabetes & Endocrinology,online 25 Marzo 2014. Negli ultimi anni, la perdita di sonno che caratterizza lo stile di vita delle moderne società si è sempre più dimostrata un fattore in grado di nuocere alla salute metabolica. In particolare un riposo breve, irregolare o di scarsa qualità si associa spesso a obesità o diabete. È stato dimostrato un aumentato rischio di obesità in chi dorme meno di cinque ore al giorno. Risultati analoghi arrivano da studi sui bambini, per i quali la condizione di obesità è correlata ad una durata del sonno sotto le dieci ore al giorno. È da notare che questi risultati hanno mantenuta una loro forte validità anche quando sono state tenute in considerazione e compensate varie condizioni (attività fisica, depressione, consumo di alcol, etnia, istruzione, stato civile ed età) che avrebbero potuto falsare l’affidabilità dei dati. In attesa che ulteriori ricerche portino chiarezza sui meccanismi fisiologici coinvolti, credo che i colleghi medici non sbaglierebbero nel raccomandare a tutti i loro pazienti di dormire almeno 5-6 ore per notte. 

(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)