mercoledì 29 agosto 2012

FICHI

Fichi al forno (trovi la ricetta qui)
Segnalo a chi è interessato che la pagina di questo blog A TAVOLA CON I NOSTRI RAGAZZI (dedicata  a suggerimenti, idee, curiosita' e proposte per parlare di cibo ai ragazzi e per cucinare assieme)
è stata aggiornata con un post sul Fico.

lunedì 27 agosto 2012

DUE ISOLE, QUASI TRE

Quest'estate due isole, quasi tre.


Krk, Croazia
Isola bianca, calcarea, acque cristalline, spiagge sassose, anziani con il viso rugoso che non comprendono la lingua italiana ma che parlano il dialetto triestino ("Qua me piase perché ghe xe i sassi").   




 




Pantelleria, quasi Tunisia
Isola dura, nera di lava, povera di acqua (cisterne per l'acqua piovana in tutti i dammusi, anche in quelli nuovi anche se c'è il dissalatore), ricca di storia e di umanità. Fichi, uva, olive rasoterra (per resistere al vento), capperi ostinati, palme, fichi d'India, terra che soffia vapori e sorgenti calde, mare difficile e turchese.  L'Africa all'orizzonte è a portata di mano.








Occitania, l'isola che non c'è
 400 km in bicicletta in Francia, nelle terre della lingua d'oc. Lungo il Canal du Midi e tra le colline del Perigord. Alla scoperta dei Catari, dei villaggi medievali, dei castelli e dei santuari appesi alle rocce.















venerdì 17 agosto 2012

SICCITA', PREZZO DEI CEREALI E SOLUZIONI RAGIONEVOLI E RAZIONALI

Ecco una riflessione e una proposta  sul problema attuale della siccità e del calo della produzione di cereali e sulle loro conseguenze.  Mi sembrano ragionevoli.

domenica 12 agosto 2012

FRUTTI DI BOSCO E MORBO DI PARKINSON


Mangiare cibi che contengono flavonoidi come, ad esempio, frutti di bosco, mele, succo d’arancia, uva nera può ridurre il rischio di insorgenza di Morbo di Parkinson del 40%. E' quanto emerge da uno studio condotto dalla Harvard School of Public Health.
 Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce il SNC; è caratterizzata dalla presenza di tremori, rigidità muscolare e bradicinesia. Dopo la malattia di Alzheimer, il morbo di Parkinson è la malattia neurologica degenerativa più diffusa. E’ più frequente nell’età adulta (70-80%) mentre è più rara prima dei 40 anni.
I ricercatori hanno utilizzato 20 anni di dati sulla salute e l’alimentazione di 50.000 uomini dell’ Health Professional Follow-up Study e di più di 80.000 donne del Nurses’ Health Study.
Nei 20 anni di osservazione 805 soggetti  hanno sviluppato il Morbo di Parkinson, di questi 438 erano uomini e 367 donne. Tra i partecipanti uomini quelli che assumevano più alimenti ricchi in flavonoidi avevano una riduzione del 40% del rischio di sviluppare M di Parkinson rispetto ai soggetti che ne consumavano meno.
I frutti di bosco possono essere un agente neuroprotettivo, si possono mangiare liberamente perché non sono dannosi per la salute e per di più riducono i rischi legati all’ipertensione arteriosa.

Fonte:
“Habitual intake of dietary flavonoids and risk of Parkinson disease”.
Gao X et al; Neurology. 2012 Apr 10;78(15):1138-45. Epub 2012 Apr 4.

venerdì 3 agosto 2012

LE ALGHE: DAL MARE AL PIATTO (IL VOSTRO)


Siete convinti che le alghe siano un alimento superlativo dal punto di vista nutrizionale. Siete anche certi che vi possano far fare una bella figura anche dal punto di vista gastronomico.
Eppure, appena fate cenno che intendete usare le alghe nella realizzazione della tal ricetta assistete ad una generale smorfia di disgusto. “Io quella roba lì non la mangio. Punto e basta”.
Vi descrivo queste scene con una certa dovizia di particolari semplicemente perché ci sono passato. Tuttavia, dopo un adeguato percorso di avvicinamento, adesso nessuno si lamenta più se inserisco qualche pizzicone di alghe in diversi piatti. Devo solo farlo con una certa prudenza…
Vi propongo, a questo proposito, qualche suggerimento.
  1. Prendetela alla larga e scegliete, per cominciare, il tipo di alghe con un sapore neutro e il tipico sentore “di mare” praticamente inesistente: le arame. Si presentano come sottili filamenti neri e sono ricche e salutari come le altre maggiormente saporite e, soprattutto, più vistose.
  2. Potete iniziare a inserirne un pizzico nei minestroni di verdura. Se poi, a cottura ultimata, frullerete il tutto non sarà nemmeno necessario dichiarare l’origine di quei “pezzettini neri” che si aggirano tra carote, fagioli e sedano.
  3. Dopo aver informato (con cautela) che nei due o tre meravigliosi minestroni tanto apprezzati nelle settimane precedenti erano presenti anche le temute alghe, provate (ancora senza dichiararlo) ad inserirne il solito pizzico (sbriciolatele prima, però) nelle verdure verdi stufate (coste, catalogna, ecc.). Il colore scuro e le piccole dimensioni dei frammenti di alghe consentiranno loro di mimetizzarsi senza problemi.
  4. A questo punto, dopo aver fatto osservare che il cibo integrato con alghe è eccellente (e che le alghe marine in polvere sono un ingrediente importante del sale aromatizzato alle erbe che tutti utilizzano volentieri), il ghiaccio dovrebbe essere rotto.
  5. Cimentatevi allora con la ricetta seguente.

Carote con arame (per 4 persone)

Alghe arame
4 carote piuttosto grosse
una manciata di alghe arame
una manciata di mandorle spellate
un cucchiaio di uvetta
olio extra vergine d’oliva
sale

Mettete a bagno le alghe e l'uvetta per 20 minuti. Pulite e tagliate le carote a fiammifero. Mettete le carote in una padella unta con poco olio e fatele appassire mescolando frequentemente. Scolate le alghe e l'uvetta e aggiungetele alle carote; affettate a scagliette le mandorle e unitele alle altre verdure. Aggiungete un po’ dell’acqua di ammollo delle alghe e fate cuocere ancora per 20-30 minuti. Salate solo se necessario. Eccellente accompagnamento per il pane integrale oppure per il riso integrale.

(Dalla mia rubrica Vegetariando nella rivista Vita e Salute