mercoledì 28 marzo 2012

LE CAROTE NON LE VOGLIO



CHE COSA FARE QUANDO I BAMBINI NON VOGLIONO MANGIARE FRUTTA E VERDURA
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LA PRIMA COLAZIONE, UN PASTO IMPORTANTE

INCONTRO CON IL DR PAOLO PIGOZZI

Venerdì 30 marzo 2012 alle ore 20:45

Scuola dell’Infanzia “Don D. Giarolo”
Via VIII Aprile, 40 - 36054 MONTEBELLO VICENTINO
Telefono e Fax 0444.649.003

mercoledì 21 marzo 2012

ALL'INIZIO DELLA PRIMAVERA


"Mia nonna in primavera, la domenica pomeriggio, mi portava a raccogliere erbe selvatiche. Il tarassaco era il suo bottino preferito (ma non si faceva mancare i cespi di papavero che, in questo mese, sono verdissimi e saporiti). Vi propongo un piatto tra quelli che mi faceva gustare a cena, come meritata ricompensa per le fatiche pomeridiane.

TARASSACO MARINATO
 
Un kg di tarassaco
3 spicchi di aglio
4 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva
4 cucchiai di aceto di mele
Un rametto di rosmarino
3-4 foglie di salvia
Un cucchiaio di uvetta
Un cucchiaio di pinoli
3 cucchiai di pane grattugiato
2 cucchiai di latte di avena
Sale

“In saòr” sono definiti dai veneti questi piatti leggermente agri nei quali l’aglio, gli aromi e un goccio d’aceto servivano soprattutto per prolungarne la conservazione. Nella cucina tradizionale di queste terre si applica questo trattamento al pesce, ma anche al radicchio di Treviso, ai fagioli, alla zucca. Sbollentate il tarassaco in pochissima acqua salata e scolatelo. Sbucciate l’aglio e pestatelo grossolanamente nel mortaio assieme ad un pizzico di sale. Fate scaldare l’olio, aggiungete l’aglio pestato, l’aceto di mele, l’uvetta, i pinoli e gli aromi. Quando l’aceto è quasi del tutto evaporato, condite con questo sugo il tarassaco. Coprite e lasciate riposare la pietanza per mezza giornata perché i sapori si amalgamino. Prima di servire il tarassaco come contorno (eccellente a fianco di un paio di fette di polenta abbrustolita) cospargetelo con il pane grattugiato preventivamente inumidito con il latte di avena (mia nonna usava il latte di mucca, ma per chi è allergico vanno benissimo anche i latti vegetali).

Il tarassaco agisce beneficamente sul fegato e sui reni.
Riduce il colesterolo sanguigno e previene la formazione dei calcoli biliari. Ha anche proprietà diuretiche e riduce il rischio della formazione dei calcoli renali. Il tarassaco infine aiuta ad eliminare le tossine e migliora così il nutrimento di tutti gli organi del corpo.
(Tratto da: P. Pigozzi, Vita e Salute, Edizioni ADV)

giovedì 15 marzo 2012

E' IN LIBRERIA LA NUOVA EDIZIONE DEL MIO LIBRO "CURE NATURALI DEL FEGATO"

"Esiste infine nel nostro immaginario collettivo una curiosa relazione tra fegato e primavera. Una relazione che permane solida nonostante i cambiamenti epocali subiti dallo stile di vita delle nostre comunità. Le quali, nel giro di pochi decenni, si sono andate trasformando da collettività prevalentemente residenti in campagna e dedite all’agricoltura a popolazioni che vivono in città e che lavorano nell’industria e nei servizi, perdendo quasi del tutto il legame con la terra e con i ritmi della natura. Che cosa dice dunque la tradizione?
Che all’inizio della primavera è opportuno stimolare, aiutare, disintossicare il fegato. Non tanto, si badi bene, per curare questa o quella malattia, ma soprattutto per garantirsi un buon funzionamento di quest’organo, il cui benessere è ritenuto prioritario per la salute di tutto l’organismo. A scopo, quindi, squisitamente preventivo, come una sorta di investimento da fare per assicurarsi un altro anno di vitalità."
(Dalla nuova edizione di: P. Pigozzi, Cure naturali del fegato, Giunti, 2012)

venerdì 9 marzo 2012

FRA POCO IN LIBRERIA E SU INTERNET

"Il fegato è l’organo più importante per il metabolismo. Al fegato sono demandate numerose funzioni, indispensabili per il benessere e la salute dell’intero organismo. Per questo il fegato ha sempre un ruolo centrale sia nei processi involutivi che portano alla malattia che, soprattutto, nel percorso terapeutico verso uno stato di salute migliore. Il lettore troverà in questo libro cenni sulla struttura e sul funzionamento di questa importante ghiandola, informazioni aggiornate sulle più importanti patologie infettive che interessano quest’organo (le epatiti virali) e una rassegna dei più rilevanti fattori che si ritiene possano avere un effetto lesivo e tossico sul tessuto epatico (alcol, farmaci, additivi alimentari ecc.).
La parte del volume dedicata alla terapia prende innanzitutto in esame il tema della corretta alimentazione, vero cardine della prevenzione e del trattamento dei disturbi epatici. In questo contesto è anche tracciato il profilo nutrizionale e terapeutico di numerosi ortaggi e frutti, il cui consumo sia particolarmente indicato per il benessere del fegato. L’impiego delle piante medicinali per prevenire e trattare le patologie epatiche ha una lunga tradizione popolare e oggi è anche basato sulle continue acquisizioni della ricerca scientifica.
Nel capitolo dedicato alla fitoterapia ne sono presentate alcune tra le più usate e maggiormente efficaci. Ognuna di queste è corredata da precise informazioni riguardo l’esatta posologia e le modalità di impiego più razionali.Vengono infine suggerite alcune indicazioni per il corretto impiego di altri strumenti terapeutici come l’oligoterapia, l’argilloterapia, il bagno di vapore e l’attività fisica.
Se adoperate con intelligenza e buon senso, le informazioni e le indicazioni contenute in questo libro possono essere utili per chi desidera autogestire il proprio benessere con maggior consapevolezza. È evidente, tuttavia, che una qualsiasi strategia preventiva e terapeutica non può prescindere da un buon rapporto di collaborazione con il medico di fiducia, che deve rimanere una figura di riferimento fondamentale e insostituibile anche per chi, lodevolmente, desidera avere un atteggiamento attivo nel mantenimento della propria salute".

(Dall'introduzione del mio libro CURE NATURALI DEL FEGATO, Giunti Editore, nuova edizione)