lunedì 24 febbraio 2020

50% DEI PRODOTTI PER BAMBINI NON SONO SALUTARI


E' uscito su Il Fatto Quotidiano magazine un mio articolo che commenta una ricerca secondo la quale oltre il 50% dei prodotti pubblicizzati e diretti ai bambini non sono salutari. Lo potete leggere qui.

mercoledì 19 febbraio 2020

LA TV INGRASSA I BAMBINI


Cosa mangiano i bambini a merenda? Dai due anni in poi lo decide la televisione. Affermazione apparentemente paradossale, ma non tanto. Lo afferma a chiare lettere uno studio statunitense pubblicato sulla rivista Pediatrics (Novembre 2016). Studiando il comportamento di 60 bambini dai 2 ai 5 anni, i ricercatori hanno cercato di capire come la pubblicità possa condizionare le scelte dei giovanissimi telespettatori. Al’inizio dell’esperimento, tutti i bambini hanno consumato una merenda sana e quindi, a stomaco pieno, sono stati divisi in due gruppi e messi davanti al televisore. Un gruppo visionava un programma con pubblicità di patatine e altri snack, mentre l’altro gruppo poteva guardare un programma senza pubblicità. Durante la visione, tutti i bambini avevano di fronte a loro patatine di mais e un altro snack. I ricercatori riferiscono che i bambini che avevano visto le pubblicità delle patatine hanno consumato in media 127 calorie, rispetto alle 97 dei bimbi che non avevano visualizzato messaggi pubblicitari. “Questo studio mostra come l’esposizione a pubblicità di alimenti porti i bambini piccoli a mangiare immediatamente, anche dopo aver ricevuto uno snack per riempirsi”, ha affermato l’autrice principale dello studio, Jennifer Emond della Geisel School of Medicine del Dartmouth College di Hanover, New Hampshire. Tenendo conto che i bambini vedono la televisione mediamente per tre ore al giorno, è praticamente inevitabile che siano esposti alla pubblicità sul cibo. Per questo potrebbero adottare, anche senza rendersene conto, abitudini nutrizionali non adeguate e aumentare il rischio di diventare obesi. La televisione ingrassa. 

martedì 4 febbraio 2020

DIETA E CALCOLI


Sull'ultimo numero della rivista Biolcalenda c'è un mio contributo sulla relazione tra dieta e calcoli delle vie urinarie.
Lo potete leggere qui.