- Per la salute: molte patologie croniche e degenerative (malattie cardiovascolari, diabete, artrosi, demenza, tumori, allergie, ecc.) hanno una importante concausa nel consumo eccessivo di alimenti di origine animale.
- Per l'ambiente e l'economia: la produzione di alimenti di origine animale (soprattutto mediante l'industrializzazione degli allevamenti) è diseconomica e molto pesante per l'inquinamento ambientale.
- Per il rispetto della vita degli animali: l'allevamento degli animali e la loro uccisione producono un enorme carico di inutile sofferenza.
In concreto, per i miei pazienti (bambini, giovani, donne, uomini, anziani, sani e malati: la dieta vegetariana è adatta e vantaggiosa per tutti):
- seguo chi voglia semplicemente (per motivi di salute, ambientali o etici) adottare una dieta vegetariana/vegana
- propongo diete terapeutiche basate sui vegetali per molte patologie (ad esempio: ipertensione, ipercolesterolemia, artrite, cefalea, allergie, stitichezza, gastrite, ecc.)
- seguo la dieta di donne in gravidanza vegetariane o vegane
- consiglio diete vegetariane adatte per il periodo dell'allattamento
- suggerisco il modo più adatto per introdurre il cibo solido vegetale (svezzamento) nella dieta dei lattanti
Molte malattie e disturbi dipendono da cosa e da come mangiamo. Imparare a scegliere e utilizzare gli alimenti in base alle loro proprietà è indispensabile per ritrovare il benessere naturale. Questo prontuario, che indica i principi attivi, i componenti e il valore terapeutico dei singoli alimenti, è completato da un elenco dei disturbi più diffusi e dei relativi rimedi alimentari.
Incontri informativi e formativi
- L'ALIMENTAZIONE VEGETARIANA

- ORTO E FRUTTETO, UNA MINIERA DI SALUTE
Per contatti e appuntamenti:
Dr. Paolo Pigozzi
Via Risorgimento 15, 37126 Verona
3801005370
pi.paolo@tin.it
Buon giorno Paolo. Sono un medico con l' hobby della cucina e sono anche io ( o meglio siamo noi in famiglia ) vegetariano. Mi sto interessando ultimamente alla fermentazione delle verdure che vorrei cominciare ma sono spaventato dal rischio del botulino. La situazione come la vedo io e' questa: da un lato gli organi ufficiali come l' Istituto Superiore di Sanita' sono molto cauti e dicono di cominciare con una salamoia con il 15% di sale ( ma poi le verdura sono immangiabili). Dall' altro lato tantissima gente fermenta da sempre e i casi di botulino segnalati per questa procedura sono intorno allo zero. Mi sembra che il periodo critico sia l'inizio del processo quando la salamoia non è ancora acida mentre successivamente il PH inferire a 4,5 impedirà lo sviluppo del botulino. Come faccio ad essere sicuro che in questa fase le spore non si sveglino ( sembra un film di fantascienza!) ?
RispondiEliminaGrazie dell' aiuto. Maurizio Bevilacqua. PS Il mio indirizzo mail e' mauriziopbevilacqua@tiscali.it