mercoledì 29 gennaio 2014

A TAVOLA CON...CUCINA, SALUTE E BENESSERE

Un percorso dedicato a genitori e nonni per conoscere le regole di una sana ed equilibrata alimentazione per i bambini.
Conduce gli incontri il dott. Paolo Pigozzi.

Gli incontri si terranno presso lo Spazio Famiglie di Corte Molon, Via della Diga 19, Verona.
SCARICA QUI LA LOCANDINA DEGLI INCONTRI 
Venerdì 7 febbraio  17.00/18.30 
Bambini, alimentazione 
e salute
Un incontro sulla relazione tra le abitudini alimentari dei bambini e la salute 
Venerdì 14 febbraio  17.00/18.30 
Questo non lo voglio mangiare!
Un incontro per capire le ragioni dei bambini che fanno capricci a tavola e mettere a punto strategie
per aiutarli a superare questa difficoltà
Venerdì 21 febbraio 17.00/18.30 
Alimenti speciali per i bambini (e i loro genitori)
Una breve rassegna sulle proprietà e sulle caratteristiche nutrizionali di alcuni alimenti, con suggerimenti pratici per il loro inserimento nella dieta della famiglia
Info: 

lunedì 27 gennaio 2014

TOFU PER SCETTICI



Mi capita molto spesso di consigliare a qualche paziente di inserire il tofu nella dieta. Ricevo talvolta entusiastiche adesioni. In altri casi osservo appena percettibili espressioni di scoraggiamento sul viso di chi ascolta, dall’altra parte della scrivania. Qualcuno, poi, lo dice apertamente: “Dottore, il tofu no. Mi fa schifo”. Non demordo e cerco di essere convincente. Perché il tofu è un alimento che vale la candela. Deriva dalla soia ed è uno dei modi più semplici per consumare questo portentoso legume.
Detto anche “formaggio di soia”, il tofu è ottenuto dal latte di soia (che a sua volta è il liquido risultante dalla macinazione dei semi di soia e successiva filtrazione). Si presenta in panetti sodi, di color bianco crema. La sua ricchezza in proteine e nel contempo la completa assenza di colesterolo, unitamente alla grande digeribilità, fanno del tofu un alimento particolarmente indicato non solo ai bambini e agli adolescenti, ma soprattutto agli arteriosclerotici, agli ipertesi e a chi ha il colesterolo alto. È pressoché inodore e privo di gusto. Il che probabilmente giustifica l’avversione di qualcuno, ma è proprio questa caratteristica che permette di ottenere con il tofu piatti molto diversificati, dagli antipasti ai dolci. Soprattutto se siete scettici, provatelo così.

Tofu aromatico in padella su letto di spinaci (4 porzioni)

300 g di tofu
un kg abbondante di spinaci
una cipolla
un rametto di rosmarino
2 rametti di timo fresco
6 foglie di salvia
2 spicchi d’aglio
noce moscata
4 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva
sale

Togliete il tofu dalla confezione, sciacquatelo per un istante e tagliatelo a dadi di un centimetro di lato. Mescolatelo al rosmarino, alla salvia, al timo e all’aglio tritati, coprite e lasciate insaporire al fresco per mezza giornata.
Lavate gli spinaci con cura in molte acque. Almeno sette, diceva mia nonna (e c'era da crederle visto che lei, in cucina, non era proprio precisina). Tritate la cipolla e fatela rosolare a fuoco basso in una padella con un paio di cucchiai d’olio. Dopo qualche minuto, aggiungete gli spinaci ben strizzati e cuocete a fuoco allegro per 7-8 minuti. Salate il giusto. Se vi va, è il momento di una impercettibile grattugiatina di noce moscata. Spegnete il fuoco e lasciate in caldo. Mettete in un’altra padella il tofu e tutte le erbe e fate dorare con due cucchiai d’olio. Accomodate su ogni piatto un po’ di spinaci e sopra qualche dado di tofu. È speciale!

Voglio strafare e stupire ulteriormente chi dubita ancora. Questa volta aggiungiamo al tofu anche altre “diavolerie” che vengono dal lontano e dal vicino oriente: miso (pasta lungamente fermentata di soia e cereali) e tahin (crema di sesamo). Ecco una delle ricetta che preferisco (la trovate, assieme a molte altre, sul mio libro La dieta del cuore, Edizioni AdV).

Crema per tartine al miso e tofu

un cucchiaio di miso
3 cucchiai di tofu
3 cucchiai di tahin (burro di sesamo)
una cipolla piccola
uno spicchio d'aglio
3 cucchiai d'acqua fredda
un cucchiaio d'olio extra vergine d’oliva
un cucchiaio di prezzemolo tritato

Affettate la cipolla e fatela saltare nell'olio per qualche minuto assieme al tofu sbriciolato. Stemperate, con l'aiuto di un goccio d'acqua, il tahin e il miso e aggiungeteli alla cipolla. Tritate lo spicchio d'aglio e, assieme al prezzemolo, mescolatelo agli altri ingredienti. Frullate il tutto fino ad ottenere una crema omogenea. Fate raffreddare in frigorifero.
Potete usare questo composto per preparare gustose tartine di pane integrale. Da accompagnare con una insalata mista.


(Dalla mia rubrica Vegetariando, sulla rivista Vita e Salute)



venerdì 17 gennaio 2014

BAMBINI E ANTICRITTOGAMICI



Ho partecipato qualche mese fa ad un convegno organizzato da una delle ASL del mio territorio sulle conseguenze per la salute del massiccio impiego di sostanze chimiche in agricoltura. I danni sono impressionanti e ci sono per tutti, ma i bambini sono l’anello debole della catena. Secondo l’Ufficio europeo dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), in Europa circa un terzo di tutte le malattie dell’infanzia possono essere attribuite ad un ambiente insalubre.
In effetti, durante la vita esistono dei periodi (stato embrionale, primo anno di vita, pubertà) caratterizzati da un’alta vulnerabilità agli stimoli nocivi. Inoltre, durante la vita fetale e nei primi mesi postnatali la capacità di metabolizzare ed eliminare le sostanze chimiche è minore che nell’adulto. Si consideri poi che i piccoli, in proporzione al peso corporeo, mangiano, bevono e respirano molto di più (dalle 2 alle 6 volte) di un adulto e che i bambini hanno una aspettativa di vita maggiore degli adulti e quindi più tempo per contaminarsi e per sviluppare malattie croniche gravi. Infine (ed è una questione sulla quale si riflette troppo poco), gli effetti dell’inquinamento ambientale spesso si manifestano non solo in chi viene in contatto con i tossici, ma anche nelle generazioni successive (c’è chi afferma che un adolescente che fuma sta danneggiando in realtà i futuri figli e nipoti). Le conseguenze sono molte e drammatiche: alterazioni della tiroide, dello sviluppo prepuberale e della maturazione sessuale, deficit cognitivi, modificazioni neuro comportamentali (iperattività, ADHD, ecc.), tumori (leucemia, linfoma e altri).
Uno studio pubblicato nel maggio 2010 su Pediatrics, la rivista ufficiale dei pediatri statunitensi, testimonia che un aumento di 10 volte della concentrazione urinaria dei residui dei pesticidi nei ragazzi tra 8-15 anni è associato ad un aumento del 55-72% della probabilità di sviluppare disturbi dell’attenzione o iperattività. Uno studio francese (Human Reproduction, 2008) avverte che il rischio di criptorchidismo (il testicolo, a tempo debito, non scende nello scroto) aumenta con la concentrazione di residui di pesticidi nel colostro materno.
Ce n’è abbastanza per decidere di occuparsi con amore e cura dell’alimentazione dei piccoli. Coinvolgeteli, per cominciare, nella preparazione di queste

Frittelle di carnevale (per 4 persone)

300 gr di farina di frumento tipo 2 (semintegrale)

mezzo cucchiaio di lievito madre in polvere
2 cucchiai di miele fluido (acacia o castagno)
1 cucchiaio di mandorle tritate grossolanamente
2 cucchiai di uvetta
1 mela
1 grosso pizzico di cannella
scorza grattugiata di un limone
mezzo litro di olio extra-vergine d’oliva per friggere

Mescolate il lievito alla farina, aggiungete poco a poco dell’acqua tiepida e due cucchiai di miele. Impastate fino a ottenere una palla appiccicosa. Mettetela in una terrina unta leggermente con olio extra vergine d’oliva, coprite con un panno umido, riponete nel forno spento e fate lievitare per 5-6 ore. Riprendete l’impasto, unitevi un cucchiaio di farina, le mandorle, la mela sbucciata e tagliata a dadini, la cannella, la buccia di limone e l’uvetta già ammollata, asciugata e infarinata. Fate lievitare ancora un’oretta.
Riscaldate l’olio in una pentola stretta e profonda, prendete a cucchiai l’impasto e fate friggere finché le frittelle diventano gonfie e dorate. Mettete a scolare su carta assorbente. Mangiatele calde.
 

(Dalla mia rubrica Vegetariando, sulla rivista Vita e Salute)

lunedì 13 gennaio 2014

INFLUENZA E MALATTIE RESPIRATORIE

INCONTRI CULTURALI A CASTEL D’AZZANO
Presso il Centro Parrocchiale di Via Mascagni, 21 

MERCOLEDI 15 GENNAIO 2014
ore 15,30



ORTO E FRUTTETO: INFLUENZA E MALATTIE RESPIRATORIE 
Incontro con il Dr. Paolo Pigozzi

Nella frutta e negli ortaggi molti tesori per prevenire e affrontare i malanni di stagione

giovedì 9 gennaio 2014

TRENO E BICI PER I RAGAZZI SVEGLI

Segnalo che la pagina di questo blog IO SONO ECOLOGICO (che raccoglie spunti e suggerimenti rivolti a far acquisire ai ragazzi maggior consapevolezza sui temi dell'ecologia, dell'ambiente, dello stile di vita) è stata aggiornata con un post sui mezzi di trasporto.

sabato 4 gennaio 2014

POLPETTE



Mi piacciono le polpette. Un tempo, più di adesso, erano un alimento consueto. Si aveva la cultura (la necessità, direi morale, ci sarebbe anche adesso) di non buttare nulla e, probabilmente, c’era anche un po’ più di tempo da dedicare alla cucina. Le vedevo, le polpette, nelle osterie del mio paese (in realtà un quartiere periferico a sud della città, ma definito “paese” da tutti quelli che allora ci abitavano, operai e muratori per lo più, forse per contrapporlo alla “città” dei signori, lontana solo un paio di chilometri). Stavano appoggiate in piccole piramidi ordinate sui piatti bianchi che sul bancone contendevano lo spazio ai gomiti degli avventori. Che se le mangiavano di gusto come spuntino o antipasto prendendole direttamente con le dita tra una chiacchiera e l’altra prima di tornare a casa.
Mia madre le preparava di tanto in tanto per riutilizzare gli avanzi. Resti del pranzo della domenica, pane vecchio, cipolla, aglio, prezzemolo e altro che passava il convento: tutto era triturato con una meravigliosa macchina tritatutto, fatta di solido metallo e con una manovella che mi divertivo un mondo a girare (era uno di quegli aggeggi che ci sono in casa, sono già lì quando sei arrivato e ci rimangono anche quando tu prendi altre strade: infatti adesso, dopo 4-5 traslochi, la magica macchinetta non so più che fine abbia fatto). Con l’aggiunta di un uovo e di un pizzico di sale, l’impasto era pronto per essere trasformato in polpette. Chiunque prepari le polpette ha nelle sue mani la forma e le dimensioni preferite: quelle di mia madre erano polpette di cinque centimetri di diametro, piuttosto appiattite. Io le voglio più piccole e tendenzialmente sferiche. I miei ingredienti preferiti sono i cereali (riso integrale avanzato, come da tradizione, ma anche cotto apposta, fiocchi d’avena, bulghur, ecc.) cipolla cruda, aglio e quello che offre la stagione (sedano, carote, zucchine…). Non deve mancare, se volete fare a meno dell’uovo, un cucchiaio (o due) di farina di ceci: l’effetto legante è assicurato. Ultimamente mi vengono bene queste. Tra l’altro, le potete cuocere in forno evitando la frittura: verranno più digeribili e più sane.
 
Polpette di riso e verdure

1 bicchiere di riso integrale
2,5 bicchieri di acqua o di brodo vegetale
1 cipolla
1 costa di sedano
1 carota piccola
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaio colmo di farina di ceci
2 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva
mezzo cucchiaino di curcuma (o di curry o di semi di cumino)
1 cucchiaio di shoyu (salsa di soia)
pane grattugiato

Cuocete il riso integrale con l’acqua o il brodo (almeno 60-70 minuti, fuoco molto basso, pentola sempre coperta, mai mescolare). Lasciatelo raffreddare. Unitelo in una terrina con le verdure finemente tritate, gli aromi, la farina di ceci, un cucchiaio d’olio e, se serve, un po’ di pane grattugiato. Insaporite con lo shoyu. Fate delle palline come una grossa noce, rotolatele nel pane grattugiato e appoggiatele ordinatamente su una piastra unta. Passatele in forno ben caldo (200 °C) per 30-40 minuti. A metà cottura giratele con delicatezza. Servitele adagiandole su qualche cucchiaio di salsa di zucca e porri (semplice semplice: tagliate le verdure a tocchetti, fatele stufare in un cucchiaio d’olio a fuoco bassissimo e a pentola coperta finché sono ben morbide; insaporite con un pizzico di sale; con il frullatore ad immersione ricavatene una crema) e accompagnatele con una insalata di radicchio rosso. Una festa anche per gli occhi. 


(Dalla mia rubrica Vegetariando, sulla rivista Vita e Salute)