mercoledì 14 maggio 2014

LA BICI E I COSTI DELLA SANITA'


Courtesy Cicli Pigozzi

Andare in bici (e camminare) fa bene alla salute. I lettori lo sanno, è cosa nota e scientificamente misurata. Meno indagati e conosciuti sono gli effetti di queste buone abitudini sui costi sanitari. Un tema assai interessante, in tempi nei quali la parola d’ordine (anche per il sistema sanitario pubblico) è quella del taglio delle risorse. Sono da conoscere i risultati di specifiche ricerche effettuate in Inghilterra e nel Galles (Lancet, 2012 Jun 9;379(9832):2198-205). Sono stati studiati, in particolare, gli effetti dell’uso della bicicletta e della camminata sui costi generati da sette malattie associate con la sedentarietà: diabete, cancro della mammella e del colon, demenza, malattie cerebrovascolari, depressione e cardiopatia ischemica. Ebbene, se una sia pur modesta pratica quotidiana (3,4 km di bicicletta o 1,6 km di cammino) fosse generalizzata, il sistema sanitario inglese risparmierebbe circa 17 miliardi di sterline l'anno (più di 20 miliardi di euro). Se si calcolassero anche altri effetti correlati (come la riduzione dell'inquinamento e dell’obesità, ad esempio), occorrerebbe aggiungere il risparmio di altri 2,5 miliardi di euro. 
L'impressione è che chi ci governa, sulla questione dei costi della sanità, abbia altro per la testa. In tempi difficili, farebbe bene invece a tener conto di questi dati.

(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)


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