mercoledì 5 dicembre 2018

INFLUENZA A TAVOLA


È questo il tempo delle influenze, dei raffreddori e delle infiammazioni delle vie respiratorie (sinusiti, laringiti, faringiti, otiti, tonsilliti, tracheiti). 
Le cause sono probabilmente più d’una. L’abbassamento della temperatura e l’aumento dell’inquinamento atmosferico (ma anche lo stress provocato dall’impegno scolastico e dall’attività lavorativa), possono favorire un indebolimento del sistema immunitario.
Al di là di un disagio soggettivo più o meno consistente, questi problemi non sono quasi mai gravi (salvo casi particolari). Tuttavia una loro frequenza eccessiva può incidere negativamente sul benessere e sulla qualità della vita. 

Accanto al freddo, è importante lo stile di vita
L’accento messo sulle cause ambientali non deve tuttavia far passare in secondo piano il fatto che anche lo stile di vita (l’insieme di attività fisica, abitudini alimentari, riposo, emozioni, ecc.) concorre a mantenere alta o, al contrario, a ridurre l’efficienza del sistema immunitario. Altrimenti non ci potremmo spiegare come mai, a parità di condizioni ambientali, solo una parte di coloro che lavorano nello stesso ufficio, che frequentano la stessa classe o che vivono nella stessa famiglia si ammala. Evidentemente in chi rimane sano il sistema difensivo dell’organismo ha funzionato a dovere. 
In particolare, è noto da tempo che le abitudini alimentari influiscono in modo preciso anche sul buon funzionamento del sistema immunitario. 
Il consumo prevalente di cereali raffinati (che mancano non solo di fibre, ma anche e soprattutto di vitamine, di oligoelementi, di aminoacidi), la scarsità di vegetali freschi e di stagione, l’eccesso di proteine e di zucchero, gli additivi presenti in moltissimi alimenti mangiati giornalmente da grandi e piccoli sono tutti elementi che caratterizzano una alimentazione di scarso pregio che non aiuta certo l'efficacia dell'immunità naturale.
Il consumo giornaliero di cereali completi (soprattutto di pane integrale di buona qualità e lungamente lievitato con pasta madre) e di vegetali freschi e di stagione (una porzione di frutta e due di ortaggi crudi o cotti) costituiscono due capisaldi irrinunciabili della dieta protettiva. Anche i semi oleosi (noci, mandorle, nocciole, semi di girasole...) andrebbero integrati ogni giorno nella dieta (un cucchiaio al giorno per gli adulti, mezzo cucchiaio per i bambini). Il lievito di birra (3-4 compresse al giorno durante il pasto), lo yogurt e le verdure lacto-fermentate (come i digeribilissimi crauti) mantengono attiva la flora batterica intestinale, la cui positiva interazione con il sistema immunitario è nota da tempo.

Alcuni alimenti interessanti
Meritano di essere ricordati alcuni alimenti che contengono nutrienti capaci di promuovere un buon funzionamento del sistema immunitario.
  • Le verdure verdi a foglia larga, il prezzemolo, le carote, i broccoli, le zucche, le arance, i mandarini, le patate dolci, il tuorlo d’uovo contengono la vitamina A. Questa vitamina è attiva contro i virus e neutralizza i radicali liberi.
  • Tutta la frutta e le verdure fresche contengono la vitamina C. Un’alta concentrazione di questa vitamina nei globuli bianchi aumenta la produzione di interferone (una sostanza naturale attiva contro i virus), migliora la produzione di anticorpi e neutralizza i radicali liberi. 
  • Fagioli, piselli, noci, mandorle, semi di girasole, germe di grano, olio di oliva extra vergine sono una fonte affidabile di vitamina E che migliora l'azione dei globuli bianchi e potenzia l'attività protettiva del selenio.
  • Funghi, cavoli, lievito di birra, cereali integrali, cipolle, sesamo, noci, mandorle, piselli freschi e secchi, fiocchi d'avena, prugne secche, uvetta, datteri sono alimenti che vanno consumati con regolarità anche perché contengono tre importanti minerali (selenio, zinco e ferro) che, in vario modo, potenziano l’efficienza immunitaria. 

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