mercoledì 27 febbraio 2019

IL CARCIOFO: FEGATO E RENI


Premesso che le proprietà terapeutiche del carciofo risiedono principalmente nelle foglie della pianta (e solo in parte nei capolini fiorali che costituiscono la parte commestibile del vegetale), il consumo di questo gustoso ortaggio è comunque vantaggioso per la nostra salute. 
Il carciofo è infatti in grado di stimolare la produzione di bile e di migliorare l’attività del fegato. Il consumo di carciofi (stufati o lessati a vapore, ma le parti più tenere si mangiano anche crude) è utile per tutti coloro che soffrono di digestione difficile, di aumento del colesterolo nel sangue, di arteriosclerosi. 
Il carciofo inoltre attiva la funzione depurativa renale. Per via urinaria sono eliminati, tra l’altro, i residui azotati del metabolismo e il carciofo è quindi utile nella gotta, nelle artrosi e in molte malattie della pelle.
Poche le limitazioni al consumo del carciofo. La notevole ricchezza di fibre (quasi il 6%) potrebbe accentuare qualche indesiderata fermentazione intestinale. Infine, le mamme che allattano è bene che non consumino carciofi in abbondanza perché la produzione del latte potrebbe essere ostacolata. 

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