venerdì 7 giugno 2024

NON SOLO COSA E COME, MA ANCHE QUANDO

È molto probabile che dovremmo prestare attenzione non solo a “cosa” e “come”, ma anche a “quando” mangiamo. Si stanno accumulando, infatti, sempre più dati che suggeriscono che l’orario dei pasti (e soprattutto quello della cena) sia in grado di regolare in qualche modo l’effetto degli alimenti sul nostro organismo e, in definitiva, abbia a che fare con la nostra salute.

Niente di così nuovo, a pensarci bene. Il noto proverbio “Colazione da re, pranzo da principe e cena da povero” raccomanda una opportuna distribuzione del cibo giornaliero che privilegi nettamente la prima colazione e il pranzo a scapito della cena. Una ulteriore conferma arriva da una ricerca (Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases, 2019 Apr 29(4);390-397) che ha indagato le conseguenze metaboliche della ripartizione delle calorie nell’arco della giornata, rilevando un’associazione tra livelli più elevati di colesterolo totale e LDL e abitudine ad assumere più calorie oltre le 20,30.Orologio, Volta, Sveglia, Ore, Minuti

Gli autori dello studio hanno accertato che ogni 100 calorie in meno assunte nelle ultime ore della giornata e consumate in più a pranzo o nel pomeriggio, corrispondeva una riduzione dei valori della colesterolemia totale e LDL, con relativa riduzione del rischio cardiovascolare. In pratica, nelle persone che fanno una cena molto abbondante si accentuerebbe sia l’assorbimento intestinale dei grassi sia la produzione di colesterolo da parte del fegato, due fenomeni fisiologici che hanno tuttavia un picco nelle ore notturne. Assumere una maggior quantità di alimenti la sera tardi potrebbe perciò favorire la comparsa di questo squilibrio metabolico. 

Nessun commento:

Posta un commento