giovedì 6 settembre 2012

IL GENIO DI NONNA PINA



Mio padre non perdeva l’occasione, dopo aver gustato il primo boccone, per raccontarmi che sua madre metteva sul fuoco il minestrone di fagioli alle 7 del mattino e lo lasciava poi sobbollire fino all’ora di pranzo, mentre lei (che non amava stare in cucina più dello stretto necessario) se ne andava a fare la spesa o a chiacchierare con le amiche. Una abitudine che ho avuto la ventura di osservare personalmente. L’ho anche vista spesso realizzare una operazione sbrigativa che le consentiva, senza consumare costose proteine animali, di preparare un pranzo di due portate avendo impegnato durante la mattina una sola pentola e un solo fuoco. Si trattava di questo. Qualche minuto prima di pranzo, prima di buttare la pasta o il riso, con il mestolo forato pescava nella pentola le patate ancora intere e una buona parte dei fagioli ormai cotti, li accomodava in un piatto a parte e li condiva con olio, pepe e sale. Preparava così un secondo piatto sui generis, allestito con poca fatica. Spesso buttava nella pentola del minestrone un po’ di riso e di tagliatelline preparate con le sue mani con sola farina e acqua (i “paparelòti”, per distinguerli dalle più pregiate “paparèle”, ricche di uova e riservate alle feste). Uno strano miscuglio che dava origine ad una deliziosa minestra (“maritata” come la chiamava lei). L’intelligenza pratica e sbrigativa di mia nonna (aveva frequentato solo la prima elementare, non sapeva scrivere, ma leggeva avidamente quel poco di stampato che arrivava in casa e teneva in ordine i conti del marito muratore) cercava di mettere assieme con le scarse risorse di quegli anni un pranzo che stesse alla pari con quello dei “signori”: un buon primo preparato con pasta fatta in casa e un secondo, che lei portava in tavola avendolo ricavato “per sottrazione” dal primo. Non sarebbe cambiato nulla (dal punto di vista nutrizionale), ma quel piatto generato “per sottrazione” mi è sempre sembrato un piccolo colpo di genio. Femminile.

Minestrone con tagliatelle maritate (per 4 persone)
 
300 g di fagioli borlotti secchi
1 cipolla grossa
1 carota
2 patate
1 manciata di tagliatelle
1 pugno di riso
1 rametto di rosmarino
1 spicchio d’aglio
3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
sale

Mettete a bagno i fagioli per una notte, sciacquateli e metteteli in una pentola. Copriteli abbondantemente con acqua rinnovata, aggiungete le verdure a tocchetti e gli aromi. Fate sobbollire per un’oretta, salate e proseguite la cottura per un’altra ora. Se il minestrone è troppo denso, rabboccate con acqua calda. Al momento opportuno, calate la pasta e il riso, mescolate con attenzione (tende ad attaccare) e fate cuocere per 10 minuti. Spegnete il fuoco, attendete 5 minuti e condite con l’olio.

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