lunedì 22 giugno 2020

CON GIUDIZIO, MA AL SOLE


Nella stagione estiva è bene riflettere ancora sull’utilità della luce solare per il nostro organismo e in particolare della vitamina D, la cui sintesi è strettamente legata all’esposizione della nostra pelle alla luce di questo astro vitale. 
Anche se il meccanismo non è ancora completamente chiarito, emergono nuovi dati a supporto dell’associazione tra adeguati livelli nel sangue di vitamina D e riduzione del rischio complessivo di tumori. Lo dimostra questo studio giapponese (British Medical Journal 2018 Mar 7;360:k671) relativo ad un gruppo di 3301 persone cui è stato diagnosticato un tumore durante il periodo di osservazione, confrontati con 4044 soggetti senza diagnosi di tumore. Si è osservata una riduzione progressiva del rischio di tumore in relazione a livelli progressivamente crescenti di vitamina D nel sangue. Oggi i dati scientifici di cui disponiamo dimostrano che la vitamina D ha effetti benefici sul rischio di tumore al colon, ma anche su altri 15 tipi di tumore. In particolare su quelli del polmone, della mammella e della prostata.
Queste recenti indagini confermano l’effetto protettivo della vitamina D, che resta significativo anche considerando i maggiori fattori di rischio di tumore come l’età, il sesso, il peso corporeo, l’abitudine al fumo, l’eccessivo consumo di alcol, la sedentarietà, una storia familiare di tumore e una storia personale di diabete. 

venerdì 12 giugno 2020

ANCORA SULLO ZUCCHERO


Ancora sullo zucchero.  Qualcuno, spazientito, penserà: “Ma non saranno energie buttate? E poi, in fondo, che cosa vuoi che siano pochi grammi. Un cucchiaino di zucchero non ha mai fatto male a nessuno. Mia nonna, infatti…”. Eccetera, eccetera. Ci richiama alla cruda e triste realtà un accorato appello che viene dai medici e ricercatori dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma: “Troppo fruttosio danneggia il fegato dei bambini. Ogni grammo in più rispetto al fabbisogno giornaliero (circa 25 grammi) accresce di una volta e mezza il rischio di sviluppare malattie epatiche gravi come l’accumulo eccessivo di grasso nel fegato”. È quanto emerso da uno studio condotto dall’ospedale pediatrico tra il 2012 e il 2016 su 271 bambini e ragazzi affetti da fegato grasso e pubblicati sulla rivista Journal of Hepatology volume 66, 5 (May 2017).
Il fruttosio è uno zucchero naturale presente in diversi alimenti, soprattutto nella frutta ma anche nei vegetali e nelle farine utilizzate per pasta, pane e pizza. È importante sottolineare che  il consumo di fruttosio naturalmente contenuto nei cibi non provoca alcun effetto negativo. Il problema è costituito dal fruttosio presente negli sciroppi e nei dolcificanti largamente utilizzati dall’industria nelle varie preparazioni alimentari (marmellate, bevande, merendine, succhi di frutta, caramelle). Basti pensare che una sola lattina di bevanda zuccherata contiene il doppio della quantità giornaliera di fruttosio consentita per l’età pediatrica. Concludono i ricercatori: “Gli spuntini dei bambini dovranno essere solo eccezionalmente (e non regolarmente) a base di succhi di frutta o merendine confezionate”.