Ho aderito volentieri a questa campagna, rivolta al ministero della Salute, che vuole affrontare un tema importante ed
urgente: quello dell'alimentazione infantile nelle mense scolastiche.
Come potrete leggere nel testo, si chiede al Ministero della Salute di
aggiornare le linee guida della ristorazione scolastica, oramai
obsolete, sulla base delle linee guida internazionali per la prevenzione delle malattie croniche e del cancro. Questa campagna nasce come
conseguenza dei ripetuti allarmi sulla salute dei nostri bambini e delle
recenti posizioni dell'OMS sulle carni conservate e le carni rosse.
Potete trovare ulteriori dettagli sul Comunicato Stampa.
"La sanità degli uomini sta più nell'aggiustato uso della cucina e della tavola che nelle scatole degli speziali" Francesco Redi (1626-97)
sabato 26 dicembre 2015
mercoledì 23 dicembre 2015
LA BICI PER IL NOBEL PER LA PACE 2016
Re-Cycle Christmas Tree al posto del classico abete,
un’installazione artistica fatta di biciclette nella piazza di Monte San
Giusto.
Enorme curiosità sta suscitando l’istallazione dell’Albero di Natale
nella piazza di Monte San Giusto. Il progetto intitolato “Re-Cycle
Christmas Tree” nasce da un’idea di Simone Iualè che ha raccolto
l’adesione di tutte le principali Associazioni cittadine e del Comune.
Si tratta di un’installazione alta quasi 10 metri dove sono assemblate a forma di albero di Natale oltre 160 biciclette. Il lavoro di realizzazione è durato quasi due mesi ed ha avuto diverse fasi tra cui la realizzazione della base in ferro fino alla verniciatura dei singoli telai e delle ruote con particolari colorazioni riflettenti che ne risaltano la luminosità un volta illuminate con i 14 proiettori appositamente installati.
L’albero ha il sapore di una vera e propria installazione artistica realizzata con il riciclo di biciclette vecchie e inutilizzate. Tantissimi cittadini hanno collaborato al progetto donando la loro vecchia bici chiusa in garage.
La squadra che lo ha realizzato è composta da circa trenta persone ed ha visto impegnati la Pro Loco, l’Ente Clown&Clown, l’Associazione Bonafede e l’Associazione Commercianti che hanno formato un unico grande gruppo di lavoro.
Il progetto sostiene la campagna Bike The Nobel promossa dalla trasmissione di Radio2 Caterpillar per candidare la bicicletta al Nobel per la Pace 2016
Info: Il Blog di Caterpillar
Si tratta di un’installazione alta quasi 10 metri dove sono assemblate a forma di albero di Natale oltre 160 biciclette. Il lavoro di realizzazione è durato quasi due mesi ed ha avuto diverse fasi tra cui la realizzazione della base in ferro fino alla verniciatura dei singoli telai e delle ruote con particolari colorazioni riflettenti che ne risaltano la luminosità un volta illuminate con i 14 proiettori appositamente installati.
L’albero ha il sapore di una vera e propria installazione artistica realizzata con il riciclo di biciclette vecchie e inutilizzate. Tantissimi cittadini hanno collaborato al progetto donando la loro vecchia bici chiusa in garage.
La squadra che lo ha realizzato è composta da circa trenta persone ed ha visto impegnati la Pro Loco, l’Ente Clown&Clown, l’Associazione Bonafede e l’Associazione Commercianti che hanno formato un unico grande gruppo di lavoro.
Il progetto sostiene la campagna Bike The Nobel promossa dalla trasmissione di Radio2 Caterpillar per candidare la bicicletta al Nobel per la Pace 2016
Info: Il Blog di Caterpillar
lunedì 21 dicembre 2015
BAMBINI OSSERVATORI
I bimbi osservano. Ci ragionano. Imparano. E fanno. Grande è
la responsabilità dei genitori e di chi ha un
ruolo educativo: nonni,
insegnanti, adulti, formatori. Si sa. Eppure vale la pena di riflettere un poco
su comportamenti in apparenza di scarsa rilevanza, ma che si rivelano al
contrario assai importanti per la formazione di un valido stile di vita.
Una ricerca (The
American Journal of Clinical Nutrition 2014, online January 29, 2014) effettuata da studiosi di cinque università del Texas (USA) ha
dimostrato che il comportamento dei genitori a tavola può influire sul consumo
eccessivo di cibo da parte dei figli. In particolare, quando le porzioni di
cibo che i genitori mettono nel proprio piatto sono abbondanti, anche le
porzioni nel piatto dei figli saranno tendenzialmente più generose. Naturalmente
vale anche il contrario. A conferma che il comportamento a tavola dei bambini è
grandemente influenzato da fattori estranei al cibo in sé. Prima di tutto, lo
dimostra questo studio, il modo di fare dei genitori. Il papà che trangugia
grandi bicchieroni di bevande durante il pranzo, che ingoia il cibo e non lo mastica,
che rifiuta sistematicamente il piatto di verdure; la mamma che mangia
frettolosamente, magari in piedi o che si alza continuamente per servire gli
altri; la televisione che distrae e che impedisce la comunicazione tra i
commensali. Potremmo continuare a lungo. I bimbi ci osservano.
(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)
lunedì 14 dicembre 2015
CARNE IN TAVOLA PER LE FESTE? MEGLIO DI NO
Molti sono vegetariani o vegani o, comunque, cercano di ridurre la carne a tavola. Con motivazioni diverse. Salutistiche, certamente: la carne, specialmente rossa, è fortemente correlata all’aumento del rischio tumorale, cardiovascolare, metabolico. Ma di sicuro non dimenticando le esigenze di tipo etico: la violenza mortale e le sofferenze inflitte agli animali sono la norma (e non l’eccezione) negli allevamenti industriali.
Da qualche anno si riflette anche sulle conseguenze
ambientali delle diverse diete. Un tema spinoso, quello ambientale, perché
racchiude in sé questioni non solo relative al paesaggio da preservare, ma attinenti
anche all’economia, alla giustizia sociale, alla fame, alla guerra (per l’acqua
o per le terre coltivabili, ad esempio), alle migrazioni forzate, ai diritti
delle persone.
Viene dunque a proposito uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy ofSciences (Agosto 19, 2014, vol. 111 n. 33) dal quale risultano dati
impressionanti. Negli USA, a parità di apporto calorico, la produzione di carne
bovina richiede 28 volte più terra, 11 volte più acqua e 6 volte più
fertilizzanti (mentre libera 5 volte più gas serra) rispetto alla produzione di
altre carni, uova e prodotti caseari. Questi ultimi alimenti, a loro volta,
richiedono da due a sei volte le risorse necessarie a produrre grano o riso per
un valore calorico equivalente. Si noti che alla produzione di alimenti di
origine animale gli Sati Uniti destinano 3,7 milioni di chilometri quadrati di
terreno (il 40 per cento della superficie dello stato, circa 12mila metri
quadrati a persona), buona parte dei quali utilizzati per la produzione dei
mangimi. Che si succhiano anche il 27% di tutte le acque irrigue. La produzione
di gas serra da parte degli allevamenti è pari al 20% di quella del settore dei
trasporti. Senza contare, ricordano i ricercatori, che la diffusione del
modello alimentare statunitense (complice la globalizzazione) esporta non solo
l’abitudine deleteria alla bistecca quotidiana, ma anche i relativi
problemi.
Non servono commenti. Ce n’è abbastanza per riflettere in
questi giorni spumeggianti.
Ecco un piatto raffinato, che vi farà fare bella figura durante i conviti delle feste di fine anno e che “pesa” molto poco sull’ambiente. Buone Feste.
Ecco un piatto raffinato, che vi farà fare bella figura durante i conviti delle feste di fine anno e che “pesa” molto poco sull’ambiente. Buone Feste.
Verdure gratinate
per i giorni di Natale
un cavolfiore piccolo
un cavolfiore piccolo
un broccolo verde
un finocchio
un pezzo di zucca
un cucchiaio d’olio extra vergine d’oliva
2 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di lievito alimentare in scaglie
Per la besciamella:
Per la besciamella:
100 g di farina semintegrale di frumento
mezzo bicchiere d’olio extra vergine d’oliva
1 litro di latte di avena
una tazza di funghi già spadellati con aglio e prezzemolo
noce moscata
sale
Pulite e lavate le verdure e tagliatele in pezzi omogenei. Sbollentatele
per un paio di minuti in acqua leggermente salata, scolatele e fatele
sgocciolare.
Dedicatevi alla besciamella. Mettete in una pentola l’olio e versatevi anche la farina. Accendete il fuoco e, mescolando con un cucchiaio di legno, dovrete ottenere una crema liscia. Aggiungete poco alla volta il latte di avena, man mano che la besciamella si addensa. Insaporite con sale e noce moscata, unite i funghi e, con l’aiuto di un frullatore ad immersione, riducete il tutto in una crema profumata. Accomodate le verdure in una pirofila unta, copritele con la besciamella e completate con una spolverata di pane grattugiato e lievito. Condite con un cucchiaio d’olio e mettete nel forno a 200 gradi per 15 minuti. Lasciate intiepidire prima di gustare. Si può preparare in anticipo e riscaldare a 150 gradi per 15 minuti prima di portarlo in tavola.
Dedicatevi alla besciamella. Mettete in una pentola l’olio e versatevi anche la farina. Accendete il fuoco e, mescolando con un cucchiaio di legno, dovrete ottenere una crema liscia. Aggiungete poco alla volta il latte di avena, man mano che la besciamella si addensa. Insaporite con sale e noce moscata, unite i funghi e, con l’aiuto di un frullatore ad immersione, riducete il tutto in una crema profumata. Accomodate le verdure in una pirofila unta, copritele con la besciamella e completate con una spolverata di pane grattugiato e lievito. Condite con un cucchiaio d’olio e mettete nel forno a 200 gradi per 15 minuti. Lasciate intiepidire prima di gustare. Si può preparare in anticipo e riscaldare a 150 gradi per 15 minuti prima di portarlo in tavola.
(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)
domenica 29 novembre 2015
I BAMBINI CHE NON MANGIANO FRUTTA E VERDURA (VIDEO)
Ecco il video dell'incontro del 23 novembre 2015 a Fumane con il Dr. Paolo Pigozzi (fino al minuto 49 circa) sul tema: "Cosa possiamo fare quando i bambini non mangiano frutta e verdura". A seguire Isabella Sciarretta dell'associazione Il Melograno di Verona sull'importanza dell'allattamento al seno.
mercoledì 25 novembre 2015
MELA BRULE' PER CICLISTI
Sull'ultimo numero di Ruotalibera, la bella rivista dell'associazione FIAB-Amici della Bicicletta
di Verona (di cui sono socio), potete leggere la mia proposta per una
eccellente e sana bevanda corroborante per i ciclisti amanti delle gite invernali.. La trovate a
pagina 19.
martedì 24 novembre 2015
DIGIUNO? UTILE PER LA SALUTE
Che una qualche forma di digiuno sia periodicamente utile per
l’organismo è fuori di dubbio. Molti lo sperimentano con regolarità, magari seguendo
qualche prescrizione religiosa (il venerdì, il ramadan, la quaresima). Oppure
semplicemente aderendo alle richieste dell’organismo dopo un pasto copioso
oppure durante frastorni psichici (provate un po’ a mangiare, se ne siete
capaci, quando siete arrabbiati sul serio…). Dalla University of Southern
California ci arriva notizia che digiuni di 2-3 giorni sembrano produrre
effetti benefici anche nei malati di tumore trattati con la chemioterapia. In
uno studio (Cell-Stem
Cell, Volume 14, Issue 6, 810–823, 5 June 2014) i ricercatori hanno
osservato che qualche giorno di digiuno consente ai malati di tumore di
resistere meglio agli effetti collaterali della chemioterapia. Effetti che
colpiscono in particolare il sistema immunitario. Il digiuno sembrerebbe in
grado di attivare un maggiore ricambio delle cellule staminali presenti nel
sangue, aiutando il sistema immunitario a compensare gli effetti negativi della
chemioterapia. I ricercatori suggeriscono che il digiuno potrebbe avere
importanti ricadute per la salute e la qualità della vita anche degli anziani e
delle persone con deficit del sistema immunitario. L’applicabilità di questo
strumento terapeutico va ovviamente valutata approfonditamente con il proprio
medico, ma questi dati suggeriscono che saltare di tanto in tanto qualche cena
non ammazza nessuno. Anzi.
(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)
giovedì 19 novembre 2015
CAROTE COME ANTIPASTO A FUMANE (VR)
Sapevate che servire le carote crude come antipasto ai bambini di 3-5 anni fa aumentare il consumo di verdure del 47%? Lo afferma uno studio effettuato dal Dipartimento di Scienze nutrizionali della Pennsylvania State University (American
Journal of Clinical Nutrition, 2010 Mar 10).
Lunedì 23 Novembre 2015
ore 20,30
Sala del Consiglio Comunale
Viale Roma 2, Fumane (VR)
Il benessere del bambino, come rispondere ai suoi bisogni
Associazione
“Il Melograno”
Cosa fare quando il bambino non mangia ?
Dott. Paolo Pigozzi
martedì 17 novembre 2015
BAMBINI CHE NON MANGIANO A FUMANE (VR)
Lunedì 23 Novembre 2015
ore 20,30
Sala del Consiglio Comunale
Viale Roma 2, Fumane (VR)
Il benessere del bambino, come rispondere
ai suoi bisogni
Associazione
“Il Melograno”
Cosa fare quando il bambino non mangia ?
Dott. Paolo Pigozzi
lunedì 2 novembre 2015
DORMIRE: NE VALE LA PENA
Torniamo a parlare del sonno. Ne vale la pena. Anche perché
si sta facendo strada l’ipotesi che la proposta di dormire a sufficienza e in
modo soddisfacente potrebbe essere fatta ai soggetti a rischio per prevenire
patologie importanti e sempre più diffuse come il diabete di tipo 2 e l’obesità.
Lo scrivono a chiare lettere gli autori (Università di Lubecca, Germania) di una
revisione di 17 studi (coinvolti 600mila adulti) pubblicata sulla rivista The Lancet Diabetes & Endocrinology,online 25 Marzo 2014. Negli ultimi anni, la perdita di sonno che
caratterizza lo stile di vita delle moderne società si è sempre più dimostrata
un fattore in grado di nuocere alla salute metabolica. In particolare un riposo
breve, irregolare o di scarsa qualità si associa spesso a obesità o diabete. È
stato dimostrato un aumentato rischio di obesità in chi dorme meno di cinque
ore al giorno. Risultati analoghi arrivano da studi sui bambini, per i quali la
condizione di obesità è correlata ad una durata del sonno sotto le dieci ore al
giorno. È da notare che questi risultati hanno mantenuta una loro forte validità
anche quando sono state tenute in considerazione e compensate varie condizioni (attività
fisica, depressione, consumo di alcol, etnia, istruzione, stato civile ed età) che
avrebbero potuto falsare l’affidabilità dei dati. In attesa che ulteriori
ricerche portino chiarezza sui meccanismi fisiologici coinvolti, credo che i colleghi
medici non sbaglierebbero nel raccomandare a tutti i loro pazienti di dormire
almeno 5-6 ore per notte.
(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)
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