mercoledì 29 luglio 2020

PRUGNE SECCHE E INTESTINO

 

L’esperienza di molti lo conferma da sempre, ma da qualche anno è anche ufficialmente scritto nero su bianco in etichetta con il consenso dell’EFSA, l’organismo della UE che si occupa di sicurezza alimentare: le prugne secche contribuiscono “al mantenimento delle normali funzioni intestinali”. Dopo sei anni di studi approfonditi per dimostrare l’effetto benefico delle prugne secche per la salute dell’apparato digerente (e anche, occorre dirlo, per la testardaggine del California Prune Board, il potente consorzio che raccoglie i produttori di Prugne della California), la UE ha autorizzato la dicitura salutistica citata. È noto che la regolarità intestinale è legata anche a un adeguato apporto di fibre nella dieta. In Europa generalmente l’assunzione di fibre è inferiore alle dosi raccomandate (circa 30-35 grammi/giorno) e in Italia l’assunzione giornaliera media per un adulto è inferiore a 19 grammi. Le fibre provengono da frutta, verdura, cereali integrali, legumi, noci e semi e è quindi importante includere un’ampia varietà di questi alimenti nella dieta quotidiana. Cento grammi di prugne secche (8-12 prugne) forniscono circa 7-8 grammi di fibre, quasi il 25% dell’apporto raccomandato. Nelle prugne ci sono anche vitamina A e K, potassio, calcio, fosforo, magnesio, rame, sostanze antiossidanti e quantità significative (oltre 15 grammi per 100) di sorbitolo, uno zucchero che trattiene molta acqua nell’intestino e completa, in sinergia con le fibre, l’azione lassativa delle prugne. 

sabato 4 luglio 2020

DIETA VEGETARIANA E DIVERTICOLI


Segnalo sull'ultimo numero della bella rivista BIOLCALENDA un mio contributo sui vantaggi della dieta vegetariana per la prevenzione e la gestione non farmacologica dei diverticoli del colon. Lo potete leggere qui.