mercoledì 23 giugno 2010

IN ESTATE SI FA SCORTA DI VITAMINA D, SOSTANZA INDISPENSABILE PER L'ORGANISMO

È noto da tempo che la vitamina D è indispensabile per l’assorbimento intestinale del calcio presente negli alimenti, per la prevenzione del rachitismo (indebolimento delle scheletro) e dell’osteoporosi (fragilità delle ossa).
Studi recenti hanno tuttavia allargato le conoscenze sul ruolo della vitamina D, che sembra ben più ampio di quello che tradizionalmente le si attribuiva. Un’adeguata presenza di questa vitamina nell’organismo, infatti, è innanzitutto correlata con la prevenzione di alcuni tumori (del seno, dell’intestino, del rene, del pancreas). Inoltre, è ormai sufficientemente chiaro che la vitamina D riduce il rischio di sviluppare alcune gravi patologie, come la sclerosi multipla. Come se non bastasse, considerato che la vitamina D è provvista anche di proprietà antibatteriche e antivirali, è stata inoltre avanzata l’ipotesi che i picchi invernali di sindrome influenzale potrebbero essere dovuti anche ad una sua insufficiente presenza nell'organismo.

QUANTA NE SERVE E IN QUALI ALIMENTI È CONTENUTA
Nel sangue la vitamina D dovrebbe oscillare tra i 10 e i 47 nanogrammi (miliardesimi di grammo) per millilitro. Gli alimenti che contengono vitamina D sono i pesci grassi (come per esempio il salmone, l’aringa e l’olio di fegato di merluzzo), i latticini ed il tuorlo d’uovo.
Chi, per vari motivi, non consuma questi alimenti rischia dunque possibili carenze? Possiamo dare una risposta rassicurante, nel senso che in condizioni normali per bambini, adulti, anziani, donne incinte è dimostrato che l’esposizione alla luce solare è sufficiente a garantire adeguati livelli di vitamina D nell’organismo.
Una insufficienza è dunque possibile quando non ci si espone abbastanza al sole, come quando si è costretti a letto per malattie di vario genere. È dunque evidente che passare ogni giorno un po’ di tempo all’aria aperta (come fa chi è impegnato nella cura dell’orto, del frutteto e del giardino) è fondamentale per poter accumulare questa importante vitamina. Purtroppo alcune ricerche testimoniano che nei giorni lavorativi la popolazione attiva trascorre mediamente il 59% del tempo in casa, il 35% in ufficio o sul luogo di lavoro ed il 6% in automobile o nei mezzi pubblici. Ricordate quindi che è assolutamente necessario approfittare (senza eccessi) della luce del sole, non solo per il benessere dello scheletro, ma anche perché è sempre più chiaro che la nostra salute e la nostra stessa vita dipendono, in larga misura, da questo astro sfolgorante.

La vitamina D prodotta dall’organismo in estate viene accumulata nel fegato per essere utilizzata in inverno
Nei mesi estivi, grazie alla grande quantità di luce solare, la vitamina D viene prodotta in sovrabbondanza nella pelle e accumulata nel fegato; si crea in questo modo una preziosa riserva di questa vitamina, assai utile durante il periodo invernale caratterizzato da una scarsa esposizione al sole.
La vitamina D si presenta nel nostro organismo sotto due forme principali: l’ ergocalciferolo e il colecalciferolo. L’ergocalciferolo, o vitamina D2, viene formato quando i raggi solari ultravioletti colpiscono nella pelle una sostanza di origine vegetale, l’ergosterolo (abbondante, ad esempio, nel lievito di birra). Il colecalciferolo (o vitamina D3), si produce invece quando la luce solare, arrivando sulla pelle, colpisce il 7-deidrocolesterolo, una sostanza derivata dal colesterolo e presente negli alimenti di origine animale, come pesci grassi, latticini ed il tuorlo d’uovo.

tratto da VITA IN CAMPAGNA 6/2009 www.vitaincampagna.it © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A.

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