"La sanità degli uomini sta più nell'aggiustato uso della cucina e della tavola che nelle scatole degli speziali" Francesco Redi (1626-97)
martedì 29 maggio 2012
IL DIGIUNO
Il digiuno è una tecnica terapeutica di antica tradizione che può essere impiegata anche nel corso di patologie epatiche, sia nella fase acuta che durante l’eventuale cronicizzazione. Il digiuno periodico è altresì utile in quei casi di malfunzionamento epatico determinati essenzialmente dagli eccessi compiuti a tavola.
La temporanea astensione totale o parziale dal cibo consente all’organismo e al fegato di eliminare le scorie metaboliche in modo più efficiente, facilitando così un miglioramento delle condizioni psichiche e fisiche di chi sta male. Anche se non sembra godere deifavori della comunità scientifica, il digiuno viene efficacemente impiegato da molto tempo nella terapia di diversi disturbi. Su diverse riviste scientifiche (ad esempio American Journal of Industrial Medicine n.5, 1984; Proceedings of the National Academy of Sciences Online Early Edition, 28 aprile 2003) sono stati pubblicati diversi articoli sull’uso del digiuno nella terapia di varie condizioni patologiche. In particolare i ricercatori hanno dimostrato che in coloro che avevano il fegato intossicato, i sintomi miglioravano decisamente dopo un digiuno di 7-10 giorni.
Naturalmente, poiché l’eventuale utilità di questa cura dipende dalla patologia e dalle condizioni fisiche di ogni soggetto, sconsigliamo caldamente di ricorrere al digiuno ‘fai da te’, e invitiamo a praticare questa scelta terapeutica unicamente sotto controllo medico.
(Dal mio libro Cure naturali del fegato, Giunti Editore)
domenica 27 maggio 2012
E' SEMPLICE! (E ASSAI COMODO)
Volete ricevere un messaggio di avviso ogni volta che questo sito viene aggiornato/integrato?
Basta che inseriate il vostro indirizzo email nella mascherina presente nella colonna qui a destra. Poi cliccate il pulsante Submit e seguite le semplicissime intruzioni (sono in inglese, ma ce la farete anche se le vostre conoscenze in merito sono rudimentali). Vi arriverà infine una email che vi chiederà di confermare definitivamente le vostre intenzioni. Rispondete di sì ed è fatta. Ogni volta che aggiungerò a questo sito informazioni, curiosità, notizie, appuntamenti sarete automaticamente e tempestivamente avvisati. Naturalmente sarà sempre possibile, in qualsiasi momento e molto semplicemente, cancellarsi da questo servizio.
Basta che inseriate il vostro indirizzo email nella mascherina presente nella colonna qui a destra. Poi cliccate il pulsante Submit e seguite le semplicissime intruzioni (sono in inglese, ma ce la farete anche se le vostre conoscenze in merito sono rudimentali). Vi arriverà infine una email che vi chiederà di confermare definitivamente le vostre intenzioni. Rispondete di sì ed è fatta. Ogni volta che aggiungerò a questo sito informazioni, curiosità, notizie, appuntamenti sarete automaticamente e tempestivamente avvisati. Naturalmente sarà sempre possibile, in qualsiasi momento e molto semplicemente, cancellarsi da questo servizio.
mercoledì 23 maggio 2012
ALIMENTAZIONE INTEGRALE E BIOLOGICA A LONIGO
ore 20,45
Sala Convegni - Piazza Garibaldi - Lonigo (VI)
“Nell'orto e nel frutteto una miniera di salute. Come mantenere e riacquistare la salute con i vegetali freschi da agricoltura biologica”
Relatori:
Dr. Paolo Pigozzi - Medico chirurgo, nutrizionista, omeopata, fitoterapeuta.
Dr. Graldi Oscar- Fiduciario della Condotta Slow Food di Vicenza
Dr. Paolo Pigozzi - Medico chirurgo, nutrizionista, omeopata, fitoterapeuta.
Dr. Graldi Oscar- Fiduciario della Condotta Slow Food di Vicenza
Info: marianna.bernardi@comune.lonigo.vi.it
martedì 22 maggio 2012
VIDEO DELL'INCONTRO SULL'ALIMENTAZIONE VEGETARIANA A VALEGGIO SUL MINCIO
Trovate qui il video dell'incontro sull'alimentazione vegetariana di qualche giorno fa. E' stata una bella serata, ottimamente organizzata e molto partecipata. Complimenti al GAS di Valeggio.
mercoledì 16 maggio 2012
MAIONESE, MA SENZA UOVA
La temperatura e la stagione (tre passi avanti e uno indietro) stanno scivolando, giorno dopo giorno, verso l'estate. Ecco un mio suggerimento, buono (tempo permettendo: sabato scorso 32°, ora 12°!) per cene sul terrazzo o in giardino.
Questi
sono i mesi dell’insalata russa. Che poi russa forse non è. Se infatti la
cerchi in un ristorante moscovita (escludendo di poterla chiedere in russo,
potresti provare con un più internazionale “I would like Russian salad”), il
cameriere non saprebbe che cosa servirti. Andrebbe forse meglio chiedendo una
“insalata alla polacca” o “insalata alla Olivier” (dal nome del cuoco francese
inventore del piatto alla metà dell’Ottocento), ma ti servirebbero un piatto
monumentale e complicato preparato con maionese e verdure, ma anche con
caviale, code di gamberi, aragosta, anatra affumicata, uova sode, ecc. Insomma,
non proprio quella preparazione leggera e digeribile che amiamo portare in
tavola soprattutto nella stagione calda e che, con il semplice accompagnamento
di una fresca insalata, può risolvere un pranzo o una cena.
La
varietà di nomi e di ingredienti di questo piatto è veramente curiosa e ci dice
molto del fatto che la base di questa preparazione (si tratta in pratica di
vegetali di vario genere cotti a vapore e amalgamati con maionese) sia
veramente indovinata e gradita a tutte le latitudini. In Germania, ad esempio, è conosciuta
come “insalata all’italiana”. Anche
nel regno piemontese i cuochi della corte dei Savoia proponevano ai dignitari
russi in visita una salsa arricchita con le verdure degli orti reali
denominata, ovviamente, “all’italiana”. In Spagna è stata invece chiamata per
molto tempo “insalata imperiale o
castigliana”. Un paio di secoli fa i nobili liguri apprezzavano molto
l’”insalata alla genovese”.
Arriviamo
però al dunque.
Sono
sempre stato orgoglioso della mia abilità nel preparare la maionese.
Rigorosamente a mano e sempre rifiutando di utilizzare il frullatore (come
invece è suggerito da molte ricette). Tuorlo d’uovo, sale, olio extra vergine
d’oliva, succo di limone: ecco gli ingredienti necessari. Una scodella e un
cucchiaio di legno gli strumenti indispensabili. Assieme ad un po’ di pazienza
e di tranquillità. La realizzazione della maionese, infatti, è nemica della
fretta e della confusione.
Da
qualche tempo ho tuttavia tradito la procedura tradizionale ed ho provato a
preparare una maionese senza uova. Una assurdità per i cugini francesi e
spagnoli (che si dice siano gli inventori di questa salsa), ma anche una sfida
che mi ha incuriosito e stimolato. La realizzazione è stata semplice e la
maionese senza uova è stata assai apprezzata in famiglia, ma ho dovuto
capitolare sull’impiego del frullatore, strumento indispensabile per questa specifica
realizzazione.
Maionese senza uova per l’insalata russa (4
porzioni)
100
g di latte di soia (non aromatizzato)
200
g di olio extra vergine d’oliva
un
cucchiaio di aceto di mele
un
po’ di succo di limone
mezzo
cucchiaino di semi di senape
mezzo
cucchiaino di curcuma
sale
Servendovi di un frullatore (anche ad immersione)
emulsionate il latte di soia con l'olio, aggiunto a filo. Aggiungete tutti gli
altri ingredienti (aceto e succo di limone addenseranno la salsa) e continuate
a frullare ancora per 1-2 minuti. Mettete la salsa in un vasetto di vetro e
lasciatela un’ora nel frigorifero. Potete arricchirla secondo il vostro gusto
con cetriolini sottaceto, capperi, prezzemolo o basilico tritati, qualche
goccia di succo di pomodoro, ecc. Pulite e tagliate a dadini le verdure che
preferite (carote, cavolfiori, patate, ecc.), sbollentatele in acqua salata
(devono rimanere croccanti), scolatele e fatele raffreddare completamente.
Amalgamatele delicatamente con la maionese. Riponete ancora in frigorifero per
1-2 ore prima di gustare.
(Tratto dalla mia rubrica "Vegetariando" sulla rivista VITA E SALUTE)
domenica 13 maggio 2012
CIBO DA VIAGGIO
E' il titolo della rubrica che curo sulla rivista RUOTALIBERA, organo dell'associazione Amici della Bicicletta-FIAB di Verona. Ci trovate suggerimenti su cibi e bevande. Interessanti per tutti, ma ovviamente scritti con un occhio di riguardo per chi pedala. Potete leggere l'ultimo numero qui. La rubrica "Cibo da viaggio" è a pagina 13. Se vi interessa dare un'occhiata ai numeri precedenti, li trovate qui.
mercoledì 9 maggio 2012
OGGI 9 MAGGIO A VERONA FA TAPPA IL GIRO D'ITALIA
MEGLIO IN BICI O A PIEDI
Camminare o andare in bicicletta rappresentano le modalità più semplici ed
accessibili per fare attività fisica. Per la maggior parte degli adulti sono
infatti sufficienti 60 minuti al giorno di cammino di buon passo, in
associazione con un’alimentazione equilibrata, per ridurre il rischio di
sovrappeso. Raggiungere il posto di lavoro a piedi o in bicicletta contribuisce
ad aumentare il tempo dedicato regolarmente all’esercizio fisico, anche al di
fuori del tempo libero.
In questo studio (più di 2.300 adulti di età compresa tra i 18 e i 30 anni) sono state messe in relazione l’ampiezza e la modalità degli spostamenti effettuati per recarsi sul luogo di lavoro con il rischio di obesità, con la forma fisica e con vari fattori di rischio cardiovascolare (pressione sanguigna, lipemia, glicemia e livelli di insulina). Tra gli uomini, raggiungere il lavoro in modo attivo (e cioè a piedi o in bicicletta) è risultato inversamente correlato all’indice di massa corporea, alla frequenza di ovesità, alla trigliceridemia, alla pressione diastolica ed all’insulinemia a digiuno, mentre aumentano positivamente i livelli di colesterolo HDL. Sia per gli uomini che per le donne questo tipo di esercizio fisico regolare si è dimostrato correlato ad una migliore forma fisica.
Queste osservazioni confermano i benefici di una regolare attività fisica non solo nel tempo libero e suggeriscono che recarsi al lavoro regolarmente a piedi o in bicicletta possa rappresentare un’efficace strategia per migliorare il proprio stato di salute.
In questo studio (più di 2.300 adulti di età compresa tra i 18 e i 30 anni) sono state messe in relazione l’ampiezza e la modalità degli spostamenti effettuati per recarsi sul luogo di lavoro con il rischio di obesità, con la forma fisica e con vari fattori di rischio cardiovascolare (pressione sanguigna, lipemia, glicemia e livelli di insulina). Tra gli uomini, raggiungere il lavoro in modo attivo (e cioè a piedi o in bicicletta) è risultato inversamente correlato all’indice di massa corporea, alla frequenza di ovesità, alla trigliceridemia, alla pressione diastolica ed all’insulinemia a digiuno, mentre aumentano positivamente i livelli di colesterolo HDL. Sia per gli uomini che per le donne questo tipo di esercizio fisico regolare si è dimostrato correlato ad una migliore forma fisica.
Queste osservazioni confermano i benefici di una regolare attività fisica non solo nel tempo libero e suggeriscono che recarsi al lavoro regolarmente a piedi o in bicicletta possa rappresentare un’efficace strategia per migliorare il proprio stato di salute.
(Arch Intern Med. 2009 Jul 13;169(13):1216-23)
venerdì 4 maggio 2012
MONDO VEGETARIANO SU STARBENE
Collaboro da qualche mese, con il prezioso coordinamento di Neva Ganzerla, alla bella e utile rubrica MONDO VEGETARIANO sulla rivista Starbene. Ne potete leggere qualche estratto qui.
mercoledì 2 maggio 2012
L'ALIMENTAZIONE VEGETARIANA
G.A.S. Effetto Serra, Serata con il Gruppo d'Acquisto Solidale di Valeggio
(con il patrocinio del Comune di Valeggio sul Mincio)
L'ALIMENTAZIONE VEGETARIANA: UNA SCELTA ALL'INSEGNA DELLA SALUTE E DELLA VITA
Incontro con il Dr. Paolo Pigozzi
medico e nutrizionista veronese
Venerdì 11 Maggio ore 20,30
Biblioteca di Valeggio sul Mincio
Palazzo Guarienti, via Antonio Murari 27
“Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo!”
(Mahatma Gandhi)
Iscriviti a:
Post (Atom)