Courtesy Cicli Pigozzi |
Andare
in bici (e camminare) fa bene alla salute. I lettori lo sanno, è cosa nota e
scientificamente misurata. Meno indagati e conosciuti sono gli effetti di
queste buone abitudini sui costi sanitari. Un tema assai interessante, in tempi
nei quali la parola d’ordine (anche per il sistema sanitario pubblico) è quella
del taglio delle risorse. Sono da conoscere i risultati di specifiche ricerche effettuate in Inghilterra e nel Galles
(Lancet, 2012 Jun 9;379(9832):2198-205). Sono stati studiati, in
particolare, gli effetti dell’uso della bicicletta e della camminata sui costi generati
da sette malattie associate con la sedentarietà: diabete, cancro della mammella
e del colon, demenza, malattie cerebrovascolari, depressione e cardiopatia
ischemica. Ebbene, se una sia pur modesta pratica quotidiana (3,4 km di
bicicletta o 1,6 km di cammino) fosse generalizzata, il sistema sanitario
inglese risparmierebbe circa 17 miliardi di sterline l'anno (più di 20 miliardi
di euro). Se si calcolassero anche altri effetti correlati (come la riduzione
dell'inquinamento e dell’obesità, ad esempio), occorrerebbe aggiungere il
risparmio di altri 2,5 miliardi di euro.
L'impressione è che chi ci governa, sulla questione dei costi della sanità, abbia altro per la testa. In tempi difficili, farebbe bene invece a tener conto di questi dati.
(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)
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