"La sanità degli uomini sta più nell'aggiustato uso della cucina e della tavola che nelle scatole degli speziali" Francesco Redi (1626-97)
martedì 27 dicembre 2016
STITICHEZZA, CARNE E FORMAGGI
Stitichezza da consumo eccessivo di proteine animali
Negli ultimi decenni nei Paesi occidentali e naturalmente anche in Italia le abitudini alimentari tradizionali sono state stravolte e rovesciate. Il consumo di alimenti è aumentato quantitativamente (con indubbi riflessi positivi, come la scomparsa delle manifestazioni da carenze nutrizionali), ma si è anche sbilanciato a favore di abitudini estranee alla nostra cultura e tradizione, come ad esempio il notevole consumo di carne e di latticini. Diventati per molti la base del pasto, e non più usati come modesta integrazione di un pasto composto prevalentemente da cereali e ortaggi crudi e cotti, i cibi proteici di derivazione animale non contribuiscono per niente al formarsi di feci morbide e voluminose. Anzi, l’eccessiva presenza di carne e formaggi nella dieta è sicuramente all’origine di un forte rallentamento della progressione delle feci nell’intestino. Inoltre il materiale fecale così faticosamente formato ed espulso ha spesso l’aspetto cosiddetto “caprino”: piccole sfere molto scure, secche e dure. Infine, i cibi vegetali, al contrario di quelli animali, favoriscono lo sviluppo di un’adeguata flora batterica intestinale che concorre, per la sua parte, alla formazione e all’espulsione di feci voluminose e morbide.
(Dal mio libro "Riattiva il tuo intestino. Prevenire e combattere la stitichezza con i metodi naturali")
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