È strano come certi luoghi ti accompagnino durante tutti gli anni della formazione. È stato così per la “piana del Fucino”, che è stato per molti anni un motore importante per le mie fantasie. La mia insegnante delle elementari, la maestra Ida, ci parlava del Fucino con parole che, almeno a quel tempo (i primi anni Sessanta), ti facevano risuonare dentro immagini straordinarie. Misteriosa, ad esempio, era la questione del lago svuotato. Com’è noto, la fertile piana attuale era un tempo un lago, fatto svuotare attorno al 1870 con lavori imponenti dal principe Torlonia. Non riuscivo a concepire come si potesse svuotare un bacino lacustre. La mia esperienza di lago era quella del vicino Garda, un invaso di una certa estensione, solcato da traghetti, motoscafi, barche da pesca e movimentato spesso da venti e furiosi temporali. Per me il lago era quello. Ma dove l’aveva messa, il principe Torlonia, l’acqua del lago del Fucino? Nessuno mi ha mai risposto. Mentre frequentavo le scuole medie eravamo nel pieno dell’avventura spaziale e sapere dell’esistenza del Centro Spaziale del Fucino (una concentrazione di 90 antenne dedicate alle telecomunicazioni civili) mi faceva pensare al lago prosciugato come ad un posto dell’Italia al centro del mondo, quello già conosciuto e quello ancora da scoprire. Al liceo ho letto il famoso romanzo Fontamara di Ignazio Silone: i cafoni della Marsica li ho sempre immaginati chini sulla fertile terra della piana del Fucino. Oggi il Fucino è per buona parte un grande orto. Le carote del Fucino hanno ottenuto il marchio di qualità Igp. Ecco un piatto che le valorizza.
Pasta con carote e sesamo (per 4 persone)
8 carote medie
mezza cipolla
uno spicchio d’aglio
olio extravergine d’oliva
rosmarino
un cucchiaio di aceto di mele
un cucchiaio di semi di sesamo
400g di pasta rigata
sale
pepe
Spazzolate le carote e tagliatele a bastoncini dello spessore di mezzo centimetro. Affettate la cipolla, tritate l’aglio e il rosmarino e fateli riscaldare in una padella con un cucchiaio d’olio. Dopo un paio di minuti, aggiungere le carote ed il sesamo. Continuate la cottura a fuoco basso per 3-4 minuti. Bagnate con l’aceto e un goccio di acqua calda, salate, coprite e fate cuocere ancora per una ventina di minuti. Scolate la pasta al dente e ultimate la cottura nella padella (eventualmente aggiungete un paio di cucchiai dell’acqua della pasta).
(per gentile concessione di Vita e Salute)
Nessun commento:
Posta un commento