"La sanità degli uomini sta più nell'aggiustato uso della cucina e della tavola che nelle scatole degli speziali" Francesco Redi (1626-97)
lunedì 13 febbraio 2012
LA MARGARINA, UN ALIMENTO DA EVITARE
La margarina fu preparata per la prima volta dal chimico francese Hippolyte Mège-Mouriès che nel 1870, durante la guerra fra la Francia e la Prussia, vinse un concorso bandito da Napoleone III per la fabbricazione di un prodotto che potesse sostituire il burro. La margarina si può ottenere con svariati tipi di grassi, sia di origine vegetale (oli di semi, di palma...) sia di provenienza animale (grasso bovino, di pesce...). Queste ultime margarine sono destinate in prevalenza all’industria alimentare. Il processo tecnologico necessario per ottenere la margarina è chiamato idrogenazione e determina la formazione di abbondanti quantità di grassi con struttura detta «trans», grassi che il nostro organismo non riesce a utilizzare e che si accumulano, quindi, nel nostro corpo come una vera e propria spazzatura. Per questo motivo, vi fu anche chi propose di affibbiare alla margarina la denominazione di «alimento artificiale».
Numerose ricerche hanno confermato il ruolo negativo giocato da questi grassi sulla salute del cuore e delle coronarie e sui livelli del colesterolo sanguigno. Per esempio, una ricerca pubblicata sull’American Heart Journal (novembre 2009;158(5):761-7) testimonia che alti livelli di consumo di acidi grassi trans possono alterare il ritmo cardiaco e aumentare di tre volte il rischio di morte improvvisa per cause cardiache soprattutto per coloro che sono già cardiopatici.
(da: P.Pigozzi, LA DIETA DEL CUORE, Edizioni ADV)
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