"Esiste infine nel nostro immaginario collettivo una curiosa relazione tra fegato e primavera. Una relazione che permane solida nonostante i cambiamenti epocali subiti dallo stile di vita delle nostre comunità. Le quali, nel giro di pochi decenni, si sono andate trasformando da collettività prevalentemente residenti in campagna e dedite all’agricoltura a popolazioni che vivono in città e che lavorano nell’industria e nei servizi, perdendo quasi del tutto il legame con la terra e con i ritmi della natura. Che cosa dice dunque la tradizione?
Che all’inizio della primavera è opportuno stimolare, aiutare, disintossicare il fegato. Non tanto, si badi bene, per curare questa o quella malattia, ma soprattutto per garantirsi un buon funzionamento di quest’organo, il cui benessere è ritenuto prioritario per la salute di tutto l’organismo. A scopo, quindi, squisitamente preventivo, come una sorta di investimento da fare per assicurarsi un altro anno di vitalità."
(Dalla nuova edizione di: P. Pigozzi, Cure naturali del fegato, Giunti, 2012)
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