"La sanità degli uomini sta più nell'aggiustato uso della cucina e della tavola che nelle scatole degli speziali" Francesco Redi (1626-97)
domenica 12 agosto 2012
FRUTTI DI BOSCO E MORBO DI PARKINSON
Mangiare cibi che contengono flavonoidi come, ad esempio, frutti di bosco, mele, succo d’arancia, uva nera può ridurre il rischio di insorgenza di Morbo di Parkinson del 40%. E' quanto emerge da uno studio condotto dalla Harvard School of Public Health.
Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce il SNC; è caratterizzata dalla presenza di tremori, rigidità muscolare e bradicinesia. Dopo la malattia di Alzheimer, il morbo di Parkinson è la malattia neurologica degenerativa più diffusa. E’ più frequente nell’età adulta (70-80%) mentre è più rara prima dei 40 anni.
I ricercatori hanno utilizzato 20 anni di dati sulla salute e l’alimentazione di 50.000 uomini dell’ Health Professional Follow-up Study e di più di 80.000 donne del Nurses’ Health Study.
Nei 20 anni di osservazione 805 soggetti hanno sviluppato il Morbo di Parkinson, di questi 438 erano uomini e 367 donne. Tra i partecipanti uomini quelli che assumevano più alimenti ricchi in flavonoidi avevano una riduzione del 40% del rischio di sviluppare M di Parkinson rispetto ai soggetti che ne consumavano meno.
I frutti di bosco possono essere un agente neuroprotettivo, si possono mangiare liberamente perché non sono dannosi per la salute e per di più riducono i rischi legati all’ipertensione arteriosa.
Fonte:
“Habitual intake of dietary flavonoids and risk of Parkinson disease”. Gao X et al; Neurology. 2012 Apr 10;78(15):1138-45. Epub 2012 Apr 4.
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