Mio padre non perdeva
l’occasione, dopo aver gustato il primo boccone, per raccontarmi che sua madre
metteva sul fuoco il minestrone di fagioli alle 7 del mattino e lo lasciava poi
sobbollire fino all’ora di pranzo, mentre lei (che non amava stare in cucina
più dello stretto necessario) se ne andava a fare la spesa o a chiacchierare
con le amiche. Una abitudine che ho avuto la ventura di osservare
personalmente. L’ho anche vista spesso realizzare una operazione sbrigativa che
le consentiva, senza consumare costose proteine animali, di preparare un pranzo
di due portate avendo impegnato durante la mattina una sola pentola e un solo
fuoco. Si trattava di questo. Qualche minuto prima di pranzo, prima di buttare
la pasta o il riso, con il mestolo forato pescava nella pentola le patate
ancora intere e una buona parte dei fagioli ormai cotti, li accomodava in un
piatto a parte e li condiva con olio, pepe e sale. Preparava così un secondo
piatto sui generis, allestito con poca fatica. Spesso buttava nella pentola del
minestrone un po’ di riso e di tagliatelline preparate con le sue mani con sola
farina e acqua (i “paparelòti”, per distinguerli dalle più pregiate “paparèle”,
ricche di uova e riservate alle feste). Uno strano miscuglio che dava origine
ad una deliziosa minestra (“maritata” come la chiamava lei). L’intelligenza
pratica e sbrigativa di mia nonna (aveva frequentato solo la prima elementare,
non sapeva scrivere, ma leggeva avidamente quel poco di stampato che arrivava
in casa e teneva in ordine i conti del marito muratore) cercava di mettere
assieme con le scarse risorse di quegli anni un pranzo che stesse alla pari con
quello dei “signori”: un buon primo preparato con pasta fatta in casa e un
secondo, che lei portava in tavola avendolo ricavato “per sottrazione” dal
primo. Non sarebbe cambiato nulla (dal punto di vista nutrizionale), ma quel
piatto generato “per sottrazione” mi è sempre sembrato un piccolo colpo di
genio. Femminile.
Minestrone con tagliatelle maritate (per 4 persone)
300 g di fagioli borlotti secchi
1 cipolla grossa
1 carota
2 patate
1 manciata di tagliatelle
1 pugno di riso
1 rametto di rosmarino
1 spicchio d’aglio
3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
sale
Mettete a bagno i fagioli per una notte, sciacquateli e metteteli in una
pentola. Copriteli abbondantemente con acqua rinnovata, aggiungete le verdure a
tocchetti e gli aromi. Fate sobbollire per un’oretta, salate e proseguite la
cottura per un’altra ora. Se il minestrone è troppo denso, rabboccate con acqua
calda. Al momento opportuno, calate la pasta e il riso, mescolate con
attenzione (tende ad attaccare) e fate cuocere per 10 minuti. Spegnete il
fuoco, attendete 5 minuti e condite con l’olio.
Nessun commento:
Posta un commento