Sappiamo con certezza che il sovrappeso e l’obesità durante
l’infanzia e l’adolescenza fanno aumentare il rischio per diabete e malattie
cardiovascolari da adulti. I fattori in gioco, come sempre, sono più di uno.
Tuttavia, è ormai evidente che la televisione, anche da questo punto di vista,
gioca un ruolo non secondario. Di che si tratta? Uno studio olandese (International Journal of Obesity, 2011 Dec13) testimonia come il tempo passato dai ragazzi davanti alla televisione
rappresenti un importante fattore di rischio per il sovrappeso. Un campione di
4.072 bambini olandesi con età compresa tra 4 e 13 anni sono stati monitorati
anche nelle abitudini alimentari e nell’attività fisica svolta. I dati mostrano
che il rischio aumenta in modo consistente quando il tempo passato davanti alla
televisione è superiore a un’ora e mezza al giorno. Buttare via il televisore è
dunque l’unica alternativa? Non proprio. Alcune ulteriori informazioni ricavate
da questo studio suggeriscono che l’effetto negativo della tv non è
automaticamente generato dalla sua presenza in casa e che il comportamento poco
desiderabile dei ragazzi si può prevenire. Si è osservato, ad esempio, che il
rischio di passare troppo tempo davanti alla tv aumenta quando in casa sono
presenti più di due televisori, quando la tv è collocata anche in camera da
letto e quando, infine, in casa non sono concordate delle regole sul tempo da
dedicare alla tv.
(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)
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