Il film I nostri ragazzi del regista Ivano De Matteo è la storia interessante
e inquietante di un omicidio compiuto da due studenti minorenni di oggi, del
tutto inconsapevoli della gravità degli atti commessi. Una vicenda vista
dall’interno delle rispettive famiglie alto borghesi. Mi ha colpito
l’atteggiamento di incredulità e di costante giustificazione dei genitori di fronte
a certi comportamenti dei figli (a scuola, in famiglia, con gli amici). Comportamenti
e atti francamente maleducati e, ad un certo punto, oltre i limiti del codice
penale. Inoltre, gran parte dei componenti di queste famiglie si organizzava
autonomamente per la cena. All’ora canonica c’era chi rimaneva in studio per
terminare un certo lavoro al computer ingollando nel frattempo qualche
cucchiaio di minestra, chi stava con il piatto sulle ginocchia davanti alla
televisione per non perdere l’ultima puntata della fiction preferita e chi,
infine, smanettava sull’iPhone in camera sua (con la porta chiusa e con le
cuffie addosso) mentre la pasta (preparata dalla colf) tristemente si freddava.
Se le diverse questioni siano collegate lo lascio decidere agli esperti.
Personalmente ho qualche certezza sul fatto che l’abitudine di cenare assieme
alla stessa tavola produca grandi vantaggi per la salute psichica e fisica dei genitori
e dei figli. A questo proposito, ecco uno studio effettuato da ricercatori statunitensi
della University of Minnesota di Minneapolis (Pediatrics Volume 134, Number 5, November
2014). Lo studio ha dimostrato che la positività delle relazioni interpersonali
durante i pasti sono associate in modo significativo a una riduzione del
rischio di sovrappeso o obesità nei bambini.
Ecco dunque una ricetta da consumare assieme, ma anche
facile e appassionante da preparare con la fattiva collaborazione di tutti, piccoli
e grandi.
Crocchette al forno con salsa di zucca allo zenzero (per 4-5
persone)
300 g di tofu
Un bicchiere di miglio
Una cipolla
Una carota
Due spicchi d’aglio
Due cucchiai colmi di
farina di ceci
Due cucchiai di salsa
di soia
Un cucchiaio di miso
Due cucchiai di aromi tritati
(maggiorana, rosmarino, prezzemolo, salvia)
Quattro cucchiai di
olio extra vergine d’oliva
Sale
Pane grattugiato q.b.
Per la salsa
Un porro piccolo
500 g di zucca pulita
Due cucchiai d’olio
extra vergine d’oliva
Un cm di zenzero
fresco
Sale
Cuocete in anticipo il miglio. Fatelo sobbollire per 20
minuti a fuoco minimo e pentola coperta in due bicchieri d’acqua con un pizzico
di sale. Lasciate intiepidire. Sciacquate il tofu e sbriciolatelo con una
forchetta. Aggiungete il miglio, gli aromi, la farina di ceci, aglio, carota e
cipolla grattugiati. Incorporate la salsa di soia, il miso (una pasta scura
ricca di fermenti e di proteine ricavata dalla lunga fermentazione della soia) e
un paio di cucchiai di olio. Dovreste ottenere un impasto malleabile e poco
appiccicoso (eventualmente aggiungete un cucchiaio d’acqua o di pangrattato).
Con il palmo della mano formate piccole crocchette appiattite, rotolatele nel
pane grattugiato e disponetele su una piastra ricoperta con carta da forno.
Condite con un filo d’olio e infornate a 200 gradi per 30 minuti. Nel frattempo
affettate il porro e tagliate a dadolini la zucca. Mettete il tutto in una
pentola con l’olio e un po’ di sale e fate stufare a fuoco basso finché la
zucca si sia ammorbidita. Aggiungete lo zenzero fresco grattugiato e passate al
setaccio per ottenere una crema. Nei piatti singoli disponete qualche crocchetta
e decorate con 2-3 cucchiai di salsa all’aroma di zenzero.
(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)
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