Le fibre sono una componente non assimilabile della dieta e sono
contenute esclusivamente negli alimenti di origine vegetale. Sono
particolarmente abbondanti nei cereali integrali, nei legumi, nei semi oleosi,
nella frutta e nelle verdure. La loro presenza nella nostra dieta è spesso
largamente inferiore alle effettive necessità dell’organismo. Si calcola
infatti che ogni italiano consumi mediamente ogni giorno meno di 20 g di fibre
vegetali, mentre invece le indicazioni più aggiornate delle autorità sanitarie
suggeriscono di non scendere al di sotto dei 30‑35 g quotidiani.
Le fibre risolvono la stitichezza e prevengono i tumori dell’intestino
E' ormai noto da tempo che la presenza delle fibre nella dieta è
indispensabile per tutti (almeno a partire dallo svezzamento) e che il loro
consumo regolare previene e cura disturbi e malattie a localizzazione
intestinale come, ad esempio,la stitichezza, i diverticoli del colon, la colite
spastica, le ragadi anali, le emorroidi.
Una dieta ricca di fibre, inoltre, riduce il rischio per patologie gravi
come i tumori dell’intestino. Le fibre, infatti, sequestrano alcune componenti
della bile che possono avere effetti cancerogeni e impediscono l'assorbimento
di sostanze chimiche pericolose, talvolta ingerite con gli alimenti oppure
formatesi durante il processo digestivo. In ogni caso, rendendo più veloce
l’espulsione dei residui della digestione, riducono il contatto delle sostanze
irritanti e tossiche con la parete intestinale.
Riducono il rischio di malattie cardiovascolari e di diabete
L'eccessiva presenza dei grassi nella dieta e un abbondante consumo di
zuccheri semplici aumentano il rischio per diverse patologie, in primo luogo le
malattie cardiovascolari, ma anche il diabete e alcuni tumori. La presenza di
fibre vegetali nella dieta può dare un notevole contributo preventivo,
rallentando l’assimilazione intestinale dei grassi e degli zuccheri. Da questo
punto di vista, le più efficaci si sono rivelate le pectine, fibre che si
trovano in abbondanza nella frutta. Eccellenti risultati si possono avere
associando alle pectine anche le fibre contenute nei fagioli, nelle carote e
nei fiocchi d'avena.
Come arricchire la dieta di fibre
Per aumentare in modo
consistente la quantità di fibre vegetali nella dieta non ci si può
semplicemente limitare a consumare più frutta e più verdure. Questi alimenti,
pur essendo indispensabili nell'ambito di una corretta alimentazione,
contengono tuttavia una quota di fibre relativamente modesta se rapportata a
quella fornita dai cereali integrali, dai legumi e dai semi oleosi (come le
noci e le mandorle).
Una dieta ricca di fibre, dunque, è caratterizzata da una quota modesta
di alimenti proteici di origine animale (carne, pesce, uova e formaggi), dalla
presenza quotidiana di frutta e di verdure fresche, ma soprattutto dal regolare
consumo di pane, pasta, riso e di altri cereali in forma integrale, con
l’indispensabile complemento di 2-3 porzioni di legumi alla settimana.
Le
fibre aiutano anche a controllare il peso corporeo
Le fibre vegetali possono servire anche per mantenere con
relativa facilità il peso corporeo entro limiti accettabili.
Una
opportuna riduzione del peso e soprattutto un consolidamento nel tempo dei
risultati ottenuti con una dieta adeguata sono obiettivi che si possono
raggiungere aumentando l'assunzione di alimenti ricchi di fibre. Questi infatti
sono meno ricchi di calorie, perché le fibre non vengono assimilate
dall'organismo. Inoltre le fibre assorbono grandi quantità d'acqua e
gonfiandosi nello stomaco inducono più precocemente il senso di sazietà. Le
fibre, infine, si legano parzialmente ai grassi e alle proteine, limitando
l’assimilazione intestinale di questi nutrienti.
Nessun commento:
Posta un commento