Ricevo e pubblico.
DOMANDA:
Coltivo qualche pianta di kiwi. Quest'anno, per la prima volta, durante la raccolta dei frutti sulla pelle si sono manifestati notevoli forme di irritazione con arrossamento, prurito e grande fastidio.
RISPOSTA:
Si tratta, con tutta probabilità, di fastidi prodotti da una allergia al kiwi.
Il kiwi è originario dalla Cina ed è coltivato in Europa dall’inizio del secolo scorso. Tuttavia, è solamente da qualche decennio che la sua coltura si è fortemente estesa nel nostro Paese. La diffusione di questo frutto si è accompagnata al progressivo manifestarsi dell’allergia prodotta dal suo consumo. Fenomeno che, ovviamente, non era conosciuto prima che il kiwi diventasse un alimento di interesse commerciale. Le manifestazioni più comuni sono quelle sperimentate dal lettore: irritazioni degli occhi, del naso e della bocca, più raramente asma e infiammazioni della cute. I soggetti sensibili al kiwi possono facilmente essere allergici anche a betulla, nocciolo, graminacee e parietaria. È bene fare attenzione anche ai semi di sesamo, ai semi di peperoncino e alla farina di segale per la possibilità che l’organismo manifesti reazioni allergiche anche nei confronti di questi vegetali.
Bagnare frutti, foglie o legno di questa pianta, prima di manipolarli, può ridurre il rischio di insorgenza di spiacevoli fenomeni irritativi.
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