giovedì 8 agosto 2019

CHE CAVOLI!


Nelle donne, anche dopo i 70 anni, un maggior consumo di ortaggi (soprattutto crucifere) protegge dall’aterosclerosi. È questa la sintesi di uno studio pubblicato qualche tempo fa sulla rivista Journal of the American Heart Association 2018 Apr 4;7(8)
Nessuna novità, potremmo dire. Eppure conforta avere nuove conferme scientifiche sulla bontà degli inviti a consumare regolarmente vari tipi di verdure, con una specifica attenzione alle crucifere (broccoli, cavolfiori, cavoli e cavoletti di Bruxelles). 
Questa ricerca ha seguito un gruppo di donne che, all’avvio dello studio, avevano almeno 70 anni.
Di questi soggetti sono stati considerati i parametri antropometrici (peso, altezza, ecc.), i principali parametri biochimici (analisi del sangue), lo stato socio-economico, l’abitudine al fumo, l’assunzione di alcol e di farmaci. Si sono poi raccolti i dati relativi ai consumi di tutte le verdure, calcolando il numero di porzioni giornaliere (una porzione = 75 grammi), differenziando il tipo di vegetali (crucifere, agliacee, verdure rosse/arancio/gialle, verdure a foglia verde, legumi). Infine, è stata valutata l’evoluzione dello spessore della parete delle arterie carotidi. Ebbene, al consumo più abbondante di verdure (in particolare di broccoli e cavoli) corrispondeva il minore spessore della parete delle carotidi. Cioè più basso era il rischio di arteriosclerosi e di ictus. È interessante notare che il secondo gruppo di vegetali con il migliore effetto preventivo erano i legumi. 

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