Spero vivamente che abbiate nella vostra cucina una piccola
scorta di sesamo. Si trova facilmente in commercio soprattutto nei negozi bio. È
un ingrediente prezioso dei nostri piatti, per questioni gastronomiche e per
motivi di salute. Iniziamo da questi ultimi. I minuscoli semi di sesamo sono
assai ricchi di proteine (eccellenti per elevare la qualità nutrizionale dei
cereali), di calcio, di acidi grassi polinsaturi (ottimi per ridurre il rischio
cardiovascolare e per proteggere il sistema nervoso), di vitamine, di fibre
(insolubili e solubili, assai utili per chi soffre di stipsi) e di sostanze
antiossidanti. Sono proprio queste ultime ad aver interessato le ricerche dei
nutrizionisti. Queste componenti,
appartenenti alla famiglia dei lignani, danno stabilità agli acidi grassi polinsaturi
presenti nel seme (i grassi del sesamo non irrancidiscono facilmente) e hanno
positivi effetti anche sul nostro organismo: rallentano l’invecchiamento delle
cellule, ne allungano la vita funzionale e contrastano l’effetto dei radicali
liberi. In cucina, il sesamo migliora il sapore di molte preparazioni. Con
questi semi e con il sale marino integrale si prepara il gomasio per insaporire cereali e verdure crude e cotte. È
facile decorare con il sesamo biscotti e pane, ma anche inserirlo (un
cucchiaio) nell’impasto delle crostate e della pasta brisè.
(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)
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