La preparazione casalinga della bevanda usualmente definita
come “latte” vegetale (di riso, mandorle, soia, ecc.) è un procedimento
abbastanza semplice.
In linea di massima, si tratta di far bollire o macerare il
seme (preferibilmente macinato) in una abbondante quantità di acqua. Alla fine di
questo processo (che estrae dal seme carboidrati, proteine, grassi, sali
minerali e minime quantità di fibre) si filtra il tutto e la bevanda è pronta
da gustare. Qualche volta le esigenze personali suggeriscono di dolcificare con
piccole quantità di miele o di malto, ma in molti casi queste bevande sono già
gradevoli al naturale.
Ecco alcune indicazioni utili per ottenere tre prodotti
specifici.
·
Latte di riso: 100 g di riso integrale per litro
d’acqua. Sciacquate brevemente il riso in acqua fresca, scolatelo, aggiungete
l’acqua e un pizzico di sale. Fate sobbollire a pentola coperta per 2 ore.
Filtrate con un colino. In alternativa potete mettere il riso, l’acqua e il
sale (nelle stesse proporzioni) in una pentola a pressione e far fischiare per
un’ora e mezza. Filtrate come sopra.
·
Latte di soia: lavate i fagioli di soia gialla e
metteteli in ammollo in abbondante acqua per almeno dodici ore, poi
sciacquateli nuovamente e scolateli. Frullateli aggiungendo gradatamente la
quantità d’acqua necessaria per ottenere un liquido uniforme e piuttosto denso.
Fate bollire questo liquido a fuoco basso per circa 20 minuti, mescolando ogni
tanto. Filtrate attraverso un colino o una garza.
·
Latte di mandorle: 300 g di mandorle sgusciate
per litro d’acqua. Lasciate le mandorle in un po’ d’acqua calda per 15 minuti
per togliere la pellicina. Mettetele poi in un frullatore assieme ad 800 g di
acqua calda e frullate fino ad ottenere un liquido denso bianco e polposo.
Passate il tutto al colino, mettete da parte il liquido ottenuto e frullate
nuovamente la polpa rimasta con 200 g d’acqua calda. Filtrate anche questo
liquido e aggiungetelo al primo.
Queste bevande vanno sempre conservate in frigorifero (al massimo
per 3-4 giorni) in recipienti chiusi. Vanno altresì agitate prima di
consumarle. Si possono tranquillamente miscelare tra loro, in funzione del
gusto personale.
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