Silene |
L’avena, innanzitutto
È il
cereale energetico e stimolante per eccellenza: 100 grammi di fiocchi d’avena
sviluppano circa 400 calorie.
Una
buona minestra d’avena o un sostanzioso müesli (la zuppa con latte, miele e
fiocchi di cereali arricchita con mele e noci, tipica dell’alimentazione
contadina nella regione delle Alpi) tonificano l’organismo affaticato e
contrastano la depressione e la stanchezza psichica. L’avena, inoltre,
favorisce la riduzione del colesterolo sanguigno, ha un'azione diuretica e
stimola l'intestino pigro.
Le mandorle sono particolarmente
preziose nei casi di stanchezza fisica e intellettuale. Anche chi è in balia di
difficoltà emotive e nervose trova nella mandorla un aiuto eccellente. La
mandorla è ricca di buone proteine (16%), di calcio e di fosforo e risulta
quindi un nutrimento di prim'ordine, da qualcuno chiamato addirittura
"bistecca vegetale".
5-10 mandorle completano e danno
maggiore validità alla prima colazione. Una ventina, assieme a verdure crude e
cotte e a qualche fetta di buon pane integrale a lievitazione naturale,
costituiscono invece un pasto energetico, rivitalizzante e di facilissima
digestione.
I
germogli e le piante selvatiche
Le
gemme e i nuovi getti delle piante contengono in grande quantità sostanze che
promuovono la vitalità dell'organismo e la sua resistenza alle malattie.
L’abitudine primaverile di raccogliere le tenere piantine selvatiche
commestibili è un modo tradizionale di approfittare di questa ricchezza che la
natura ci mette a disposizione. Le giovani foglie di tarassaco e di crescione,
le foglie e i boccioli di primula, qualche cespo di silene o di valerianella
possono arricchire di salute le già appetitose insalatine primaverili. Queste
ultime, dopo la comprensibile preferenza accordata alle verdure cotte durante
la stagione fredda, debbono ritornare con abbondanza sulla tavola.
Preferibilmente come ottimo antipasto.
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