mercoledì 18 aprile 2012

EVVIVA IL SOLE. CON GIUDIZIO


Siamo finalmente nella stagione del sole e, puntualmente, inizia la litania delle raccomandazioni sulla dannosità della luce solare e su come difendersi dai suoi raggi. Non che sia del tutto sbagliato: in tempi nei quali la popolazione attiva (per non parlare degli anziani) passa normalmente al chiuso dal 95 al 99% del proprio tempo e pretende poi di “recuperare” il sole perduto rimanendo in spiaggia in mutande a tempo pieno un giorno ogni tanto (rimediando così memorabili e pericolose scottature), suggerire un po’ di prudenza è doveroso. Tuttavia, rischia di passare in secondo piano una verità sacrosanta: che il sole è la fonte della vita sulla terra e che il nostro organismo, al pari delle piante e degli altri animali, ha assoluto bisogno della luce solare per vivere e rimanere in salute. Prendete, ad esempio, questo studio sulla relazione tra i livelli della vitamina D nell’organismo e il rischio di cancro (British Medical Journal 2010 Gen 21;340:b5500). I partecipanti allo studio (di dieci Paesi europei) sono stati oltre 500.000. In questi soggetti si è constatato che i livelli di vitamina D più bassi e più alti sono associati rispettivamente ad un maggiore o minore rischio di carcinoma colonrettale. Tra coloro che avevano quantità maggiori di vitamina D è stata osservata una riduzione del 40% della probabilità di sviluppare un tumore rispetto ai soggetti con valori più bassi. È molto probabile che la vitamina D, molto importante per il metabolismo del calcio e delle ossa, svolga anche un ruolo protettivo nei confronti dei tumori. Evviva il sole, dunque. Ma con giudizio.

(Da Paolo Pigozzi, Vita e Salute, Edizioni ADV)

NB: Aggiungo che andrebbero totalmente bandite le lampade abbronzanti che, secondo l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, aumentano il rischio di melanoma del 75%, al pari del fumo di sigaretta, se utilizzate prima dei 30 anni.

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