venerdì 15 giugno 2012

FAGIOLI FRESCHI E LOCALI


Filiera corta, km zero, cibo locale. Ne avrete senz’altro sentito parlare. Un’altra moda, dirà qualcuno. Non proprio, a mio parere. Tant’è vero che a casa ormai da tempo (anche se progressivamente) facciamo la spesa tenendo conto di questi criteri. È vero: la verdura, i cereali, l’olio, i detersivi, la pasta, le farine, le scarpe non sono più in un unico punto vendita (un supermercato bello e grosso, anzi un ipermercato, addirittura una Città Mercato completa, dove ci puoi perfino passare i giorni di festa…). Qualche giro in più lo dobbiamo fare: il contadino vicino ci fornisce le primizie appena colte, il mulino che macina a pietra e lavora solo granaglie biologiche ci dà ottime farine, i gruppi di acquisto solidale (GAS) ai quali aderiamo sono preziosi per la pasta e per qualche formaggio (ma anche per le pizze e perfino per le scarpe), lo spaccio della più grossa cooperativa italiana di agricoltori biologici è prodigo di frutta e ortaggi freschissimi e a prezzi concorrenziali. Tutto questo (lieve) impegno produce alcuni vantaggi non trascurabili:

1. abbiamo la possibilità di consumare cibo prodotto vicino a noi, raccolto poco prima del consumo e quindi più saporito e salutare;
2. sorreggiamo lo sforzo dei piccoli contadini di salvaguardare le varietà locali di frutta, verdure, legumi e cereali, quella preziosa biodiversità che ci dona cibi più gustosi e resistenti alle avversità e che, tra l’altro, consentirà al mondo vegetale di adattarsi ai cambiamenti climatici in arrivo;
3. sosteniamo il reddito delle piccole aziende agricole e diamo fiducia ai giovani che si vogliono impegnare nella coltivazione della terra e nella cura dell’ambiente;
4. diamo la nostra adesione a imprese economiche che spesso costituiscono una occasione di impegno e lavoro per persone disoccupate o in condizioni di svantaggio sociale;
5. abbiamo la possibilità di fare due chiacchiere mentre si fanno gli acquisti e, spesso, di guardare negli occhi chi ha lavorato per produrre il nostro cibo: non è retorica, ma una preziosa occasione che rinsalda la indispensabile fiducia e stima reciproche (e impossibile da realizzare in un qualsiasi supermercato); in ogni caso, la spesa si tramuta sovente in un incontro tra persone (il che, di questi tempi, mi pare in ogni caso apprezzabile)
6. da ultimo, risparmiamo.

Tra gli alimenti di stagione trovate in questo periodo i fagioli freschi. Per portarli in tavola non aspettate l’autunno. I legumi freschi sono rapidi da cuocere e vi consentono di mettere nel piatto cibo saziante, gradevole e poco calorico, perfetto per le giornate calde di questi mesi. Provate questa gustosa ricetta, tipica della mia regione.

Fagioli freschi in salsa alla veneta

500 g di fagioli freschi sgranati
mezzo bicchiere di olio extra vergine d’oliva
uno spicchio d’aglio
un cucchiaio di prezzemolo tritato
un bicchiere di aceto di mele
un pizzico di cannella
sale
peperoncino

Fate lessare i fagioli in acqua leggermente salata e aromatizzata con alloro. Lasciateli raffreddare nel loro liquido e poi scolateli. In un tegame mettete l’olio, il prezzemolo e l’aglio tritato. Appena l’olio è caldo, versate l’aceto, aggiungete il sale, la cannella e il peperoncino e fate cuocere a fuoco molto basso per una decina di minuti. Mettete i fagioli scolati in una terrina, conditeli con la salsa e fateli riposare al fresco per almeno due ore prima di consumarli. Sono perfetti accompagnati semplicemente da un’insalatina verde fresca e da un paio di fette di pane integrale. Buona estate. Anche a tavola. 

(Dalla mia rubrica Vegetariando nella rivista Vita e Salute

2 commenti:

  1. sono di Verona e mi sto avvicinando alla cucina vegetariana, perchè sto cercando di seguire la dieta dissociata ed ho bisogno di imparare nuove ricette a base vegetale, e biologica, sono sempre stata molto sensibile alle questioni ambientali. Per questo mi farebbe piacere sapere quali sono "lo spaccio della più grossa cooperativa italiana di agricoltori biologici" e "il mulino che macina a pietra e lavora solo granaglie biologiche" e dove si trovano. Grazie mille per le informazioni preziose che fornisce tramite il blog anche a chi non la riesce a seguire personalmente negli incontri che vengono organizzati (ho visto quello che ha tenuto a valeggio sul mincio e mi è piaciuta moltissimo)Irene

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    1. Irene: la Cooperativa LA PRIMAVERA è una ormai storica organizzazione di produttori biologici. Nel sito www.cooperativalaprimavera.it sono reperibili luoghi e orari di vendita dei loro prodotti.
      Il mulino a pietra è il MOLINO ROSSO. Sul sito www.molinorosso.com troverà tutte le indicazioni del caso. Le farine di questo mulino sono peraltro disponibili anche in molti negozi di Verona e non solo. Cordiali saluti.

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