Leggo su una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Journal
of Pediatrics del 27 Aprile 2011 che i
bambini che a 2 anni vengono ancora alimentati con il biberon hanno (a 5-6 anni
di età) un rischio di essere obesi maggiore dei loro coetanei che, a tempo
debito, sono stati stimolati e aiutati ad impugnare il cucchiaio. È risultato
che l’uso prolungato del biberon aumenta del 33% il rischio di obesità. Da
parte dei ricercatori è partito un appello ai pediatri perché tengano conto
anche di questo fattore nell’educazione nutrizionale dei bambini. Anche perché,
nel nostro tempo, l'obesità sta raggiungendo percentuali drammatiche ed impone
interventi preventivi sin dai primi anni di vita. I pediatri, certo, dovrebbero
fare la loro parte. Ma che dire a quei genitori che offrono il biberon ai loro
piccoli (anche quando magari mangiano da tempo la pastasciutta) per proporre un
succo di frutta, dello yogurt o, ancora, un passato di verdure adeguatamente
frullato e diluito? Che questo comportamento contiene almeno due messaggi che
(coscientemente o meno) vengono dati ai bambini. Il primo: il cibo non va
masticato, ma ingollato il più velocemente possibile. Con tanti saluti ai
sapori e agli aromi (e quindi alla qualità) e ad una buona masticazione (e
quindi anche alla sazietà e alla sobrietà a tavola). Il secondo messaggio è
altrettanto chiaro e pesante: caro figlio mio, cerca di non crescere e di non
diventare autonomo perché a me (a noi) vai bene così. Pensiamoci per tempo, per
non doverci trovare davanti a persone adulte nel corpo e bambini nel
comportamento.
(Dalla mia rubrica Vegetariando nella rivista Vita e Salute)
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