Una opportuna
modificazione dello stile di vita può prevenire più decessi da tumore
colonrettale rispetto ai risultati attesi semplicemente attivando le consuete
strategie di screening (ricerca del sangue occulto nelle feci). Lo dimostra uno
studio pubblicato sulla rivista online European Journal of Cancer Prevention
del 4 aprile 2009. Se si riesce a far sì che le persone si orientino verso una
alimentazione basata su vegetali (frutta e verdure), legumi, cereali integrali
e semi oleosi, riducendo (o eliminando) nel contempo il consumo di alimenti di
origine animale (soprattutto latticini e carni rosse) e se l’attività fisica
viene praticata giornalmente si assiste ad una riduzione del 26% nel numero di
casi di tumore colonrettale, con una equivalente riduzione dei decessi. Si
tratta, in realtà, di un decremento molto superiore a quello che si ottiene con
i programmi di screening: si stima infatti che l'attuazione del test del sangue
occulto nelle feci due volte all'anno porti ad una riduzione della mortalità da
tumore del colon-retto del 13-15%. Una decisa differenza, da prendere in seria
considerazione! Non solo perché dietro alle percentuali ci sono in realtà
persone, sofferenze e lutti. Ma anche perché una opportuna modificazione dello
stile di vita produce vantaggi non solo nei confronti del tumore del
colon-retto, ma riduce il rischio anche per numerose altre importanti patologie
come, ad esempio, i tumori del seno, le malattie cardiovascolari e il diabete.
(Dalla mia rubrica Vegetariando nella rivista Vita e Salute)
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